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Acerrana, stangata del Giudice Sportivo: multa e una partita a porte chiuse

Acerrana Dammacco Pizzutelli

Visto quanto accaduto nella sfida tra Acerrana e Fidelis Andria, il Giudice ha inflitto ai locali una multa e una gara da disputare a porte chiuse

Continua la crisi dell’Acerrana, che, domenica, nella gara contro la Fidelis Andria, ha incassato la settima sconfitta consecutiva e la sesta senza riuscire a realizzare nemmeno un gol. Come se non bastasse, oggi è arrivato un provvedimento pesante da parte del Giudice Sportivo: multa di 3500 euro e una gara da disputare a porte chiuse.

Questa decisione è arrivata in seguito al comportamento da parte dei sostenitori granata, che, prima, durante e dopo la sfida, hanno occupato spazi antistanti agli spogliatoi, rivolgendo, nel corso del match, espressioni offensive nei confronti della terna arbitrale e cercando il contatto fisico al termine dei novanta minuti.

Il provvedimento, però, non si sofferma solo sulle azioni dei tifosi, ma anche sulla mancata collaborazione da parte della società, che non ha fatto nulla per evitare quanto detto sopra, anzi, a fine partita, ha tardato nel consegnare prima le chiavi dello spogliatoio e poi quelle del loro veicolo, a tal punto da costringere all’intervento le Forze dell’ordine.

L’Acerrana si ritrova, dunque, a dover pagare l’ingente somma di denaro decisa dal Giudice Sportivo e, nella prossima sfida casalinga, in cui i granata sfideranno il Francavilla, non potranno contare sul sostegno dei propri tifosi.

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Acerrana, stangata del Giudice Sportivo: la nota

Di seguito la nota del Giudice Sportivo sul provvedimento preso nei confronti dei granata: AMMENDA E UNA GARA DA DISPUTARE A PORTE CHIUSE

Euro 3.500,00 TAURUS ACERRANA 1926
Per avere:

  • persone non autorizzate ma chiaramente riconducibili alla società stazionato indebitamente, prima dell’inizio della gara e durante l’intervallo, nello spazio antistante gli spogliatoi e sul corridoio che conduce al terreno di gioco, in assenza di fattiva collaborazioneda parte della società;
  • propri sostenitori, dal 4º del secondo tempo e fino al termine della gara rivolto espressioni gravemente offensive e intimidatorie all’indirizzo di un A.A.;
  • persone non autorizzate ma presenti all’interno del recinto di gioco, rivolto gravi e reiterate espressioni offensive alla Terna Arbitrale.
  • propri dirigenti, al termine della gara, tardato nella consegna delle chiavi dello spogliatoio arbitrale, costringendo la Terna ad attendere per circa 8 minuti esponendo gli Ufficiali di gara ad un accerchiamento da parte di persone non autorizzate ma chiaramente riconducibili alla società che con atteggiamento minaccioso tentavano di venire al contatto fisico.
  • i medesimi dirigenti rifiutato di consegnare alla terna arbitrale le chiavi del proprio veicolo, rendendo necessario l’intervento delle Forze dell’ordine che li scortavano fino al casello autostradale.
    Sanzione così determinata anche in considerazione della mancata collaborazione da parte della società e della manifesta violazione dei principi di lealtà e correttezza.