Gambuzza: “Mi ero ripromesso che avrei fatto di tutto per riportare il Gela in Serie D”

Raffaele Gambuzza, difensore esperto e capitano del Gela che ha ottenuto la promozione in D si è raccontato ai nostri microfoni

Raffaele Gambuzza è uno dei simboli della promozione in Serie D del Gela, la sua esperienza, la sua voglia di riportare la squadra in quarta serie sono stati determinanti per il club siciliano.

Il difensore ha sposato più volte la causa nella sua carriera, in quest’ultima esperienza aveva solo un desiderio da realizzare, la promozione in Serie D: “Mi ero promesso che avrei fatto di tutto per portare il Gela in Serie D, l’anno scorso non ci siamo riusciti, ma questo era quello giusto. Abbiamo fatto un ottimo campionato contro una grande squadra, l’Athletic Palermo. Hanno vinto meritatamente, ma, consapevoli della nostra forza abbiamo sfruttato i playoff per raggiungere comunque il risultato”.

Gli Spareggi Nazionali di Eccellenza hanno suscitato un interesse enorme, soprattutto nelle nuove generazioni che hanno seguito le squadre della propria città indipendentemente dalla categoria: “Il pubblico del Gela non c’entra nulla con la categoria. Ho notato tantissime nuove generazioni in curva, famiglie, è bellissimo vedere i bambini interessarsi a queste categorie e alle nostre squadre”.

Nella sua carriera Gambuzza è tornato più volte al Gela, grazie a un legame che si è creato immediatamente tra il calciatore e la piazza: “Quando ti chiama il Gela non si può dire di no. Sono cresciuto tantissimo come calciatore con questa maglia fin dalle prime esperienze. Ho giocato con Marco Comandatore, il mio primo capitano: per me è stato ed è tuttora un esempio. Quest’anno ho ritrovato Alessandro Bonaffini, mio ex compagno di squadra e adesso direttore sportivo, quando mi ha chiamato ho accettato subito”

Gambuzza: “Il goal di Savasta? Ci ho sperato fino alla fine. Il pubblico è stato determinante”

Il Gela ha ottenuto la promozione in Serie D con una rimonta clamorosa dopo il 2-0 dell’andata in finale contro il Canosa. Decisivi Savasta e Agudiak ma anche e soprattutto una panchina lunga e l’esperienza dei veterani: “Siamo partita da favoriti nei playoff, ma il Canosa mi ha impressionato tanto, all’andata ci hanno distrutto. Nella partita di ritorno, però, noi veterani ci siamo messi la squadra sulle spalle. Non è un caso che le reti siano arrivate da azioni di Privitera, Agudiak e Arcidiacono abbiamo in squadra calciatori che hanno avuto esperienze in categorie superiori, forse ciò che è mancato ai pugliesi, ma voglio fare i complimenti a Lanotte, che è un ottimo allenatore, e alla sua squadra.”

Al settantacinquesimo il Canosa era in quarta serie, un minuto dopo cambia tutto. Gambuzza ci ha sempre creduto dal primo all’ultimo secondo: “Ci ho sperato fino alla fine, sapevo che se avessimo sbloccato la partita avremmo vinto. Dopo il primo goal li abbiamo aggrediti immediatamente, volevamo assolutamente sfruttare quel momento, il pubblico ci ha spinto, sembrava fossero in campo. Savasta è un ragazzo d’oro, merita tanto e poi ci ha portato in Serie D…”

Raffaele Gambuzza: “Gela è casa mia, mi piacerebbe continuare”

Raffaele Gambuzza a Gela si sente a casa, il suo desiderio è quello di continuare, se così non fosse, però può essere orgoglioso di ciò che ha dato a questa maglia: “Ci incontreremo con la società, Gela è casa mia, loro lo sanno. A me piacerebbe continuare, se così non fosse, sarei comunque contento. Il mio compito l’ho portato a termine e nel caso porterei sempre nel cuore il club e i tifosi”

La squadra siciliana affronterà il Girone I di Serie D che si prospetta come uno dei più complessi, cosa possiamo aspettarci, però dal Gela?. Gambuzza indica la via: “Il Girone I è pieno di squadre blasonate. Secondo me la Reggina è la favorita, ma ci sono tante altre società importante come Nissa e Acireale. La nostra società è ambiziosa, sono convinto che faranno una buona squadra e che il Gela sarà una delle protagoniste.”