15 Novembre 2021

Retrocesse dalla C: deludono Samb e Arezzo. Campane in corsa, bene il Novara

Deludono Samb e Arezzo, staccate dalla vetta. Campane in piena corsa, bene il Novara. Ravenna e Carpi discontinue.

Alfiero

Ripartire dopo una retrocessione non è mai semplice. L’estate 2021, così come tante altre del passato, ha ribaltato i verdetti del campo e ha visto squadre e società storiche per motivi extracalcistiche essere estromesse dalla categoria conquistata.

Sono sette le formazioni retrocesse (o riammesse) dalla Serie C alla D: Alma Juventus Fano, Arezzo, Bisceglie, Casertana, Cavese, Ravenna e Sambenedettese. Discorso diverso per Novara e Athletic Carpi, ammesse in soprannumero con una nuova matricola e denominazione.

DELUSIONI ADRIATICHE

La Sambenedettese è stata ammessa in sopranumero dal Tar solo il 7 Settembre a un passo dall’inizio del campionato. La società e lo staff tecnico, inizialmente guidato da Massimo Donati avevano messo in preventivo le difficoltà soprattutto nei primi mesi della stagione vista l’assenza di una preparazione estiva. Ma nessuno, si sarebbe immaginata una Samb a metà girone di andata a quota sette punti ,in piena zona retrocessione e con un distacco di quattordici punti dalla testa della classifica.

Da due turni a questa parte sulla panchina dei marchigiani siede il tecnico Antonioli che dopo aver ottenuto all’esordio la vittoria contro il Castelfidardo, nella giornata di ieri è caduto nello scontro diretto  contro la Vastese. Se raggiungere la zona promozione sembra un’utopia, la Samb ha l’obbligo per la tifoseria  e per la piazza che rappresenta di risalire la graduatoria.

Situazione simile a pochi chilometri, in quel di Fano. Dopo la terza retrocessione ( la seconda in tre anni), il ritorno nei dilettanti per i granata è stato a dir poco scioccante. Sono solo otto i punti conquistati in nove giornate, frutto di due vittorie e due pareggi. Un andamento che non è andato giù alla società che nella giornata di ieri ha deciso di affidarsi all’esperto tecnico Massimo Costantino.

Risalendo la penisola verso nord, il Ravenna ha un ritardo dalla testa della classifica di “soli” otto punti. In queste prime undici giornate, la formazione guidata dall’ex giocatore di Udinese e Napoli, Andrea Dossena, manca di continuità. Testimonianza è la sconfitta di ieri sul campo della neo promossa Alcione Milano. La distanza dai “cugini” del Rimini non è insormontabile e a dare una mano ai giallorossi potrebbe essere il mercato di riparazione che si aprirà a Dicembre.

Inserito nello stesso girone del Ravenna c’è l’Athletic Carpi, fondato sulle macerie del Carpi 1909, capace pochi anni fa di fermare l’Inter guidata dall’attuale Ct della Nazionale Italiana, Roberto Mancini sul pareggio a San Siro con una rete nel finale di Lasagna. Tornando all’attualità, l’inizio del cammino della nuova società è stato ricco di insidie.  Gli emilani, dopo aver cambiato anche la guida tecnica, sono imbattuti da sei partite e si trovano appena fuori della zona play-off.

IN CORSA

Dopo l’esclusione dal campionato di Serie C, a Novara si sono rimboccate le maniche e hanno costruito una rosa in piena corsa per l’obiettivo stagionale. Il direttore sportivo Di Bari e il giovane tecnico ma con già una certa esperienza, Marchionni hanno fondato la squadra sull’esperienza della storica bandiera piemontese Gonzalez. La vera sorpresa sin qui è l’attaccante di origine albanese, Dardan Vuthaj che ha realizzato quattordici reti in undici partite.

Casertana e Cavese sono rispettivamente seconda e terza nei propri raggruppamenti. I falchetti hanno una storia simile a quella della Sambenedettese con l’iscrizione in soprannumero arrivata a pochi giorni dallo start del torneo. Rispetto ai marchigiani, i campani hanno trovato da subito una quadra e una certa continuità di gioco e di risultati.  

Lungo il percorso però, la Casertana ha perso punti pesanti con reti subite in zona Cesarini con Fasano, Audace Cerignola e ieri nel match con il Lavello. Domenica prossima, al “Pinto” andrà di scena il big match con la capolista Bitonto, staccata di solo un punto. Una partita importante ma sicuramente non decisiva .

Dopo l’amara e dolorosa retrocessione della passata stagione, la Cavese è ripartita da mister Ferazzoli. Inserita nel girone I, i bluefoncè sono attualmente terzi, staccati di solo cinque punti dai corregionali della Gelbison, sin qui la vera sorpresa del girone.  La Cavese ha la seconda miglior difesa del campionato con sole cinque reti subite; altro segnale positivo per Ferazzoli è il carattere della squadra che spesso ha sbrogliato le partite negli ultimi minuti di gioco, così come accaduto nel derby con il Portici.

ANDAMENTO LENTO

L’ultimo posto della passata stagione ad Arezzo ha sicuramente lasciato scorie. Ripartire da un campionato come quello di Serie D non è semplice, ma visto l’organico a disposizione del tecnico Mariotti, gli amaranto hanno quasi “l’obbligo” di una pronta risalita nel professionismo.

Certo, la pressione di una piazza così importante è notevole. L’inizio di campionato non è stato malvagio, anzi. Nelle ultime settimane con la sconfitta nel derby con la Sangiovannese e il pirotecnico pareggio con il Tiferno, l’Arezzo ha perso contatto con la testa della classifica. Domenica prossima,  gli amaranto avranno la ghiotta occasione di ricucire il distacco dalla capolista e sorpresa San Donato Tavernelle che verrà a far visita allo “stadio città di Arezzo”.

BISCEGLIE IN LINEA

Rispetto alle altre retrocesse, i pugliesi non hanno velleità di promozione ma l’unico vero obiettivo stagionale è una tranquilla permanenza in categoria. Sin qui, i neroazzurro stellati sono in linea con gli obiettivi, avendo conquistato tredici punti nelle undici giornate.

a cura di Luigi Monti