25 Agosto 2022

Pavia, dal sogno “cinese” un rapido declino: la storia del club

Dopo aver sfiorato la B, il Pavia rischia di retrocedere in Promozione

Pavia-Magenta

C’era una volta il Pavia, una squadra che, fino a pochi anni fa, ha sfiorato la Serie B e ha anche battuto il Bologna in Coppa Italia, sette stagioni fa. Poi, sette anni di sventura, dove la squadra alla fine, dopo l’ennesimo fallimento, ha trovato scarsi risultati e ha rischiato seriamente di retrocedere in Promozione lombarda. Ha evitato il peggio solo vincendo il doppio play-out contro Base 96 Seveso.

Che cosa è successo al Pavia in questi anni? Ripercorriamo gli avvenimenti delle ultime stagioni per capirlo meglio.

Il sogno Serie B e quella vittoria col Bologna

In pianta stabile in Serie C dagli anni ’80, il club azzurro si è piazzato molto spesso nella zona più bassa della classifica, sempre mantenendo però il professionismo. La squadra ha sempre vagato tra Serie C2 e C1, poi diventate rispettivamente Lega Pro Seconda Divisione e Prima Divisione per un periodo.

Nella stagione 2014-2015 giocano proprio in Prima Divisione: la proprietà passò da Pierlorenzo Zanchi a Xiadong Zhu, a capo di un fondo di investimenti cinese. La nuova proprietà promette prima la Serie B, poi addirittura la massima serie, categoria in cui non ha mai giocato. La stagione venne conclusa alle spalle di Bassano e Novara, per poi giocare i play-off validi per la promozione e perdere ai quarti contro il Matera.

Pavia

Ad agosto, in Coppa Italia, arriva la vittoria contro il ben più quotato Bologna (con la rete del definitivo 0-1 di Del Sante). Quella partita fece ben sperare ai tifosi una gestione luminosa ed una stagione piena di soddisfazioni. Ma così non fu: dopo il nono posto in campionato, la proprietà asiatica decise di abbandonare il club, venduto per un euro ad Alessandro Nuccilli. Il nuovo patron, poi, non riuscì a gestire il club che, all’alba della stagione 2016-2017, viene escluso dalla FIGC.

La rete di Del Sante contro il Bologna al Romeo Menti, in Coppa Italia

Il nuovo fallimento ed il Pavia riparte in Eccellenza

Grazie all’allora sindaco pavese Massimo Depaoli, la società azzurra si iscrisse in sovrannumero al campionato di Eccellenza lombarda. Tornò subito in Serie D grazie alla vittoria dei play-off nazionali, con in panchina Francesco Buglio (oggi da poco dimessosi dall’incarico di allenatore del Livorno). Dopo una salvezza risicata, nella seconda stagione nella massima serie dilettantistica, il Pavia retrocede ancora in Eccellenza dopo aver perso i play-out con il San Marino.

Alla sua terza stagione consecutiva in Eccellenza (quella appena terminata), i pavesi hanno terminato il campionato al tredicesimo posto del tabellone, appunto in zona play-out. Solo 28 i punti conquistati. Questo piazzamento è valso lo spareggio per la salvezza, come dicevamo, contro il Base 96 Seveso. Gli azzurri hanno vinto entrambe le sfide, prima 1-3 in trasferta, dopodiché 2-1 in casa, assicurandosi la permanenza nella categoria. Ma la storia attuale, per il club che ha ben 111 anni di vita, è ben diversa rispetto a quella vissuta neanche tanto tempo fa.

A cura di Edoardo Discacciati e Lorenzo Gentile