14 Maggio 2022

Fabrizio Cacciatore: “Diventare allenatore? Ci ho pensato in questi ultimi anni. Su CR7…”

In compagnia del terzino ex Chievo ed Hellas abbiamo trattato diversi temi: dalla sua storia in Serie A fino alla nuova carriera da allenatore

Una carriera passata a sgaloppare lungo le fasce dei più prestigiosi campi di Serie A con le maglie di Chievo Verona, Sampdoria, Hellas Verona e Cagliari. A seried24.com Fabrizio Cacciatore, attuale allenatore del Caldiero Terme.

Fabrizio Cacciatore: “Potevo fare qualcosa di più in carriera”

Nonostante le oltre 350 presenze registrate (179 solo in Serie A), Cacciatore si rimprovera qualcosa: “Tornando indietro, se devo essere sincero con me stesso, qualcosa in più forse potevo farla. Però nel complesso mi ritengo soddisfatto perché comunque ci sono ragazzi che non arrivano a giocare magari in Serie A” spiega Fabrizio Cacciatore. “Per uno che cresce con il calcio in testa è un sogno giocarci e, già aver fatto diversi anni in Serie A, per me è stato incredibile. Poi ripeto – prosegue l’ex Verona – dico sempre che si poteva fare di più sicuramente però se ho fatto questo è perché, forse, lo meritavo”.

Fabrizio Cacciatore

Cacciatore e l’esordio di CR7 in Serie A

Di momenti significativi, nell’arco della sua lunga carriera calcistica, Fabrizio Cacciatore ne vive a bizzeffe. Soffermiamoci però su uno in particolare e per farlo, dobbiamo trasportarci all’estate del 2018. In quella folle sessione estiva di calciomercato viene annunciato quello che molti definiscono come ‘il colpo del secolo’: Cristiano Ronaldo si trasferisce alla Juventus.

Il fuoriclasse portoghese è, in qualche modo, legato al Chievo Verona. Il motivo? Il 18 agosto dello stesso anno fa il suo esordio in Serie A proprio contro i clivensi e, con la divisa gialloblù, posizionato sulla sinistra dei quattro di difesa, c’è proprio Fabrizio Cacciatore: “Sicuramente per noi era un’emozione. Più che altro perché sfortunatamente il Bentegodi, sponda ChievoVerona, non fa così tanta gente allo stadio” – ci racconta Fabrizio – “Avere quindi tutte quelle persone allo stadio è stata sicuramente un’emozione. Poi ecco, di fronte avevi comunque la Juventus”.

L’esordio di Cristiano Ronaldo? Sinceramente, non ero così tanto emozionato perché già da luglio, quando è uscito il calendario, si sapeva che la prima giornata sarebbe stata Chievo Verona-Juventus”. La notizia che annuncia la partita di esordio di CR7 infatti, viene comunicata con largo anticipo quando a luglio, viene sorteggiato il calendario per la stagione 2018/19. “Fin da quel momento, per un mese e mezzo, giornali, televisioni, amici e parenti hanno incominciato a tartassare di chiamate perché il Chievo Verona sarebbe stata la prima squadra che Cristiano Ronaldo avrebbe affrontato in Serie A. Tutti mi chiamavano per parlare di questa partita e quindi mi hanno un po’ smontato l’attesa che magari poteva esserci. Per me era diventato ‘un giocatore come gli altri’ “.

Fabrizio Cacciatore e l’esperienza da allenatore

Attualmente Fabrizio Cacciatore è l’allenatore del Caldiero Terme, squadra che milita nel girone C di Serie D. “L’idea di diventare allenatore? Secondo me ti deve venire” – spiega Cacciatore – “A me ha incominciato a venire negli ultimi anni perché magari sai, davo consigli, spiegavo e capivo certe situazioni, certe dinamiche della partita e quindi potevo correggere gli eventuali errori. Da quel momento ho cominciato a pensare di poterlo fare. Però ripeto, ho iniziato da un mese quindi non so se sarà veramente la mia strada. Magari tra un anno mi rendo conto di non essere portato. Per adesso mi piace, sto cominciando ad aggiornarmi. Vado a vedere gli allenamenti di qualche squadra di Serie A, guardo partite e mi documento. In questo momento l’ho presa molto bene e mi sta piacendo”.

fabrizio cacciatore

“Sicuramente non ci pensi quando hai dai 20 ai 28-29 anni, secondo me non ti entra neanche in testa. Dopo i 30 anni invece, quando inizi ad avvicinarti alla fine della carriera, cominci a pensare e guardare il calcio in maniera diversa. Siccome l’anno scorso c’era questo corso di UEFA B ho pensato ‘intanto lo faccio, poi vediamo cosa succede’. Poi guardando i ragazzi giovani che chiedevano consigli su come muoversi , ho detto ‘perché no? Se loro mi chiedono, se spiego e mi ascoltano, perché non provarci? Allora da lì ho cominciato a pensarci seriamente”.

La chiamata in panchina

Facendo un passo indietro, fino a metà aprile Fabrizio Cacciatore è un calciatore del Caldiero Terme a tutti gli effetti. Dopo la sconfitta contro l’Ambrosiana però, arriva l’esonero di Chiecchi. “La scelta ricade su di me perché fatalità ha voluto che l’ultima partita prima dell’esonero del mister, io mi sia fatto male. Ho subito uno stiramento al bicipite femorale e quindi la mia stagione si sarebbe conclusa lì, perché  mancavano cinque giornate e c’era bisogno di almeno un mese per recuperare”.

Dalla delusione per l’infortunio alla gioia per il nuovo incarico. “Io già molto tempo prima, parlando con alcuni miei compagni e con il Direttore, dicevo che in futuro mi sarebbe piaciuto allenare. Quando è arrivato l’esonero di Chiecchi poi, il Direttore si è visto con il Presidente e insieme hanno pensato di far continuare la stagione a me. Poi in serata mi ha chiamato il Direttore e appena mi ha presentato la proposta ho subito accettato, non ho tentennato neanche un secondo”.

Fabrizio Cacciatore

Fabrizio Cacciatore e il cambio di prospettiva

Quando si passa dall’essere un giocatore a diventare un allenatore, le cose cambiano. A partire proprio dall’atteggiamento e il modo di lavorare. “Quelli che potevo dispensare quando giocavo erano solo consigli, più che altro perché c’era sempre il mister che decideva. Ora invece sei tu che decidi anche se, personalmente, sono un allenatore che cerca di dare più scelte al giocatore. Io cercherò di fare in modo che il mio giocatore abbia più scelte possibili. Poi è ovvio, in campo va lui e la scelta su una singola giocata la deve fare lui. Io devo metterlo nelle condizioni che lui faccia la scelta giusta in quel momento”.

E’ un cambio quasi radicale quello che avviene quando un giocatore diventa allenatore: “Hai un occhio diverso rispetto a quando sei giocatore. Prima cercavi di guidare il reparto difensivo ora invece devi gestire tutto. Sono cose che a me stanno piacendo e quindi sono contento”.

Fabrizio Cacciatore: “A chi mi ispiro? Provo a prendere da tutti”

Guidato da allenatori del calibro di Mihajlović, Maran e Corini, Fabrizio Cacciatore non si sbilancia e non prende un singolo allenatore come punto di riferimento. Io cerco di prendere tutto da tutti perché ogni allenatore ti lascia sempre qualcosa, che sia nel bene o nel male. Io cerco di prendere le cose positive che mi hanno lasciato tutti per portarmele dietro come esperienza e come bagaglio tecnico per il mio futuro”.

A cura di Davide Balestra