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Sansepolcro, lo stadio Buitoni si prepara per la Serie D

Sansepolcro

Dopo aver terminato il campionato di Eccellenza del girone A, la Vivi Altotevere Sansepolcro è promosso in Serie D. Un obiettivo e un evento storico per la città e la sua comunità di tifosi, che hanno sostenuto la squadra con grande passione durante tutta la stagione. La promozione in Serie D rappresenta un nuovo inizio per il Sansepolcro e la sua squadra. Avranno la possibilità di sfidare alcune delle migliori formazioni della regione e di competere per l’accesso alla Serie C.

L’impianto sportivo del Sansepolcro, lo stadio Buitoni, è uno dei più antichi della città e uno dei principali stadi dell’Alta Valle del Tevere. La LND ha scelto l’impianto sportivo per ospitare lo spareggio salvezza del girone F tra Montegiorgio e Notaresco, un preparativo per la Serie D dell’anno prossimo.

Sansepolcro, la storia dello stadio Buitoni

L’impianto sportivo di Sansepolcro è stato costruito nel 1933. Ideato e realizzato dalla nota azienda territoriale “Buitoni”. Lo stadio fu inaugurato successivamente il 15 ottobre 1933. Nel 1988 c’è stata una svolta: la nuova proprietà della Buitoni, ha donato al Comune di Sansepolcro lo stadio, quest’ultimo ad oggi è uno dei più iconici del calcio toscano. Architettonicamente presenta una Torre di Maratona, che ricorda quella dello stadio Artemio Franchi di Firenze, nonostante le piccole dimensioni rappresenta il simbolo dello stadio. Situato nella splendida cornice della Valtiberina, lo stadio ha una capienza massima di 620 posti: 400 riservati ai tifosi locali e 220 per la tifoseria ospite.

Nell’impianto sportivo è presente anche una lapide commemorativa dedicata a Bruno Nespoli, ex portiere del Sansepolcro. Con la promozione in Serie D, lo stadio Buitoni sarà protagonista di eventi calcistici di buon livello e acquisirà maggior visibilità. Un evento importante per la comunità di Sansepolcro e della Valtiberina.