27 Febbraio 2024

Fano, Cornacchini: “Notaresco alla nostra portata. Poco pubblico? Abbiamo già giocato senza curva…”

Il Fano torna in campo: dopo il Torneo di Viareggio, la squadra marchigiana affronterà il Notaresco. Ecco le parole di Cornacchini

Cornacchini

Il Fano torna in campo: dopo l’uscita della Rappresentativa Serie D dal Torneo di Viareggio, la squadra di Giovanni Cornacchini affronterà il Notaresco. “Stare fermi così tanto non aiuta” dice l’allenatore: “I ragazzi si sono allenati bene. Affrontiamo una squadra in salute, con un ottimo allenatore e che vanta una buona posizione in classifica. La partita è alla nostra portata, non dobbiamo sbagliare l’approccio”.

Fano, Cornacchini: “Serve la giusta mentalità”

L’ex allenatore del Bari vuole raggiungere la salvezza nel girone F di Serie D: “Abbiamo fame. La classifica? Non aiuta, dovremo essere bravi a entrare in campo con la mentalità giusta. Mancherà qualcuno, ma sono situazioni che fanno parte del calcio. In questi casi devi essere bravo a trovare le alternative giuste”.

Fano

Tre partite di campionato nel giro di pochi giorni: “La preparazione è sempre la stessa – spiega Cornacchini – Ora pensiamo al Notaresco, poi vedremo come ne usciremo”.

Fonte: Facebook Notaresco Calcio

“Notaresco squadra organizzata”

Il Fano vanta nella propria rosa la presenza di Mancini, difensore capitano della Rappresentativa Serie D che ha preso parte al Torneo di Viareggio. I marchigiani dovranno ripartire proprio dai più giovani: “La mia preoccupazione è sotto l’aspetto fisico“. Afferma Cornacchini, che continua: “I ragazzi più piccoli riescono a recuperare subito, i più grandi ci mettono più tempo”. Si gioca di mercoledì: “Abbiamo già giocato senza pubblico e senza la Curva. L’aiuto ci serviva e ci serve adesso, ma adesso pensiamo solo al campo. Notaresco? Una squadra organizzata, dobbiamo essere bravi a crederci fino alla fine”.

Cameri portiere

Cornacchini continua a predicare calma. Così come fatto a inizio febbraio: La situazione è delicata, non è semplice, devi preparare una partita e ogni giorno un giocatore arriva e ti dice com’è la situazione. Vuol dire che dobbiamo lavorare molto sulla testa più che sulle gambe dei giocatori“.