19 Marzo 2023

Il Catania è in Serie C: le dichiarazioni dei protagonisti

Grazie al risultato contro il Canicattì, la squadra di Ferraro è aritmeticamente promossa in Serie C con 6 giornate d'anticipo. Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti dopo il match di Caltanissetta

Un anno dopo il fallimento il Catania torna tra i professionisti. Grazie al risultato del “Tomaselli” di Caltanissetta contro il Canicattì, la squadra di Giovanni Ferraro è aritmeticamente promossa in Serie C con 6 giornate d’anticipo. Una vera e propria cavalcata da parte dei rossazzurri che celebrano un traguardo tanto atteso. Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti dopo il match contro il Canicattì.

Jefferson: “Devo dimostrare che merito di rimanere”

Anche Jefferson è intervenuto in conferenza stampa, analizzando la sua complicata stagione e dando qualche interessante indizio sul suo futuro. “Dall’arrivo allo stadio, vedere tutti quei tifosi faceva venire la pelle d’oca. È stato tutto fantastico. Sono orgoglioso e onorato di essere qui. Era passato tanto tempo dall’ultimo gol e mi stava pesando un po’. Ora spero di trovare continuità. Scuffia mi porta bene (ride, ndr), gli ho fatto tre gol tra andata e ritorno. Adesso bisogna continuare così, con stesso approccio e mentalità, poi vedremo nella Poule Scudetto cosa faremo. Come sto fisicamente? Sto bene, poi decide il mister se devo giocare titolare. 5 minuti o 50 o 90 do sempre il massimo”. Sul futuro ammette: “Non so, devo dimostrare che merito di rimanere. Intanto festeggiamo”.

Catania, Lodi: “Oggi si chiude un cerchio”

Leader, Capitano e simbolo della rinascita rossazzurra è senz’altro Francesco Lodi. Inevitabile anche la sua presenza in conferenza stampa. “Penso che la soddisfazione più grande per un giocatore è quando viene ricordato come persona. Spero di essermi sempre comportato nel modo giusto, per me è una soddisfazione enorme essere ricordato come persona. Come giocatore poi parla il campo. Oggi si chiude un cerchio, abbiamo raggiunto l’obiettivo della rinascita del Catania, giusto festeggiare dopo tanti anni di sofferenza. Ci godiamo la festa“.

“Stamattina alle 7 ho scritto un messaggio ai ragazzi”

Tanta gioia, felicità ma anche emozione mentre dedica questo suo ennesimo trionfo sportivo: “Ho tante dediche da fare: alla mia famiglia, moglie, figli e mia mamma che non c’è più. Mia moglie mi ha dato amore e vicinanza e ho passato dei momenti brutti. Dedico il successo a loro (commuovendosi n.d.r).

Stamattina alle 7 ho scritto sul gruppo con i ragazzi dove ho scritto alcune cose che provavo da tempo. Ho scritto un messaggio dove ho ricalcato ciò che abbiamo fatto da agosto. serviva creare un gruppo perché giocatore a Catania conta tanto, si spendono grandi energie. Ho ringraziato tutti, anche chi ha giocato meno, anzi soprattutto da loro. Che hanno permesso che in allenamento non si abbassasse mai l’intensità, poi riportata in campo. Oggi era LA partita, non una partita. Verremo ricordati per sempre. Faccio i complimenti a tutti: compagni, staff, società. Questi sono i risultati”.

catania lodi

Tra passato e futuro: “Non voglio smettere”

“La chiamata del Catania inconsciamente si accetta, ma sai che è un fardello bello grande perché ci si aspetta sempre tanto. E se le cose vanno male sei il primo bersaglio, ma ero convinto che si creasse una squadra così. La società ha messo i tasselli al posto giusto, il mister ha gestito benissimo il gruppo. Dicono che ci sono troppe prime donne nello spogliatoio, ma io non ne ho mai viste. Abbiamo messo il noi davanti all’io. In campo va il Catania, non il cognome. Anche se mi arrabbio a volte, capitemi, ma non posso mai fare passare delle cose sbagliate. La differenza l’ha fatta il gruppo. Io ero l’unico ad aver giocato in D, gli altri arrivavano dai professionisti. Oggi era importante, ci siamo riusciti. La vicinanza anche di chi era indisponibile ha fatto la differenza ed è giusto che festeggino anche loro“.

Prossime sei partite non lasceremo nulla al caso, perché serve mentalità vincente. Me in futuro? Continuerò questo campionato e l’intenzione mia è continuare anche l’anno prossimo. Poi la società farà le giuste valutazioni, ma io non voglio smettere. Voglio continuare“.

Catania, Ferraro: “Avevamo il dovere di portare il Catania tra i professionisti”

Felice e sorridente, non potrebbe essere altrimenti, arriva anche la conferenza stampa più attesa di tutta la stagione per Giovanni Ferraro. Dopo mesi di lavoro ora il suo Catania è di nuovo in Serie C. “Quando mi cantavano ‘salta con noi’ ho capito che il mio modo di lavorare è quello che vuole la città di Catania, una città che vuole e ha dimostrato che con il lavoro, gruppo e dedizione arrivano i successi“.

La stagione però, avverte Ferraro non è finita:

“Oggi il Catania non finisce il campionato, ma abbiamo raggiunto il primo obiettivo. Da domenica prossima torneremo a lottare. Io e il mio staff avevamo tanta adrenalina, abbiamo lasciato tante ore di lavoro e questa vittoria è di tutto il mio staff. Non solo mia e della società, perché c’è gente che dietro al Catania fa grandi sacrifici. Avevamo il dovere di portare il Catania tra i professionisti. Futuro? Abbiamo una società che ha fatto calcio ad alti livelli, sono contento di aver fatto tutto ciò per il Catania. Poi vedremo cosa succederà”.

Un campionato si può vincere con 6-7 punti di vantaggio, noi ne abbiamo 22 in più della seconda.

Uomo promozione? Faccio il nome di 28 giocatori che da agosto sono qui a lottare per la maglia. Non voglio elogiare nessuno. La vittoria partiva dal martedì e finiva il sabato con l’ultimo allenamento. Ha vinto il collettivo. Vedere la classifica vuol dire che abbiamo fatto cose importanti. Molti si sono nascosti dietro al Catania, il campionato si può vincere con 6-7 punti di vantaggio, noi ne abbiamo 22 in più della seconda. Non è scontato. Ringrazio tutti perché si sono calati nella mentalità e soprattutto nella categoria. Arrivavano tutti dai professionisti e non era facile“.

Somma: “Avevamo l’obiettivo di arrivare a questo momento qua

Il primo a parlare già pochi istanti dopo la promozione è stato Michele somma, difensore classe 1995 ex Juventus, Roma e Empoli. “Abbiamo lavorato da inizio anno per arrivare a questo momento qua– ammette. E’ un’emozione incredibile. Oggi è stata una partita durissima perché le squadre quando giocano contro il Catania vanno sempre oltre le aspettative“.