Altamura-Barletta, tre punti in palio tra sogno promozione e salvezza

La Puglia continua a essere terra di grandi sfide all’interno del girone H. Questa volta è il turno di Altamura e Barletta. Il fascino delle colline sulle pendici delle Murge contro la bellezza della costa adriatica, le chiese e i palazzi storici da una parte e le splendide spiagge e la sabbia dorata dall’altra, la prima contro la quindicesima in classifica. I sogni di gloria contro la paura del baratro. Tutto questo è Altamura-Barletta, sfida valevole per la 30^ giornata del girone H di Serie D.

La partita tra Altamura e Barletta è una sfida tra due poli opposti. L’Altamura è la capolista incontrastata con 62 punti e viaggia dritta verso la Serie C. Il Barletta è al quindicesimo posto in classifica a quota 29, e rischia sempre di più di sprofondare verso la retrocessione. La gara di andata, svoltasi durante la tredicesima giornata di campionato, ha visto i murgiani imporsi al “Puttilli” con il risultato di 2-0, con le reti di Saraniti e il solito Loiodice. Riuscirà questa volta il Barletta ad avere la meglio e riuscire in una vera e propria impresa? Appuntamento a domenica 7 marzo alle ore 15:00 allo stadio “Antonio D’Angelo” per una sfida che si prospetta ricca di emozioni.

Altamura-Barletta, come arrivano i leoni biancorossi

La Team Altamura, ormai si sa, gode di una situazione in classifica impeccabile. I ragazzi di Giacomarro, primi in classifica con 62 punti, sono una vera e propria corazzata quasi impossibile da battere. In tutto il campionato hanno collezionato solo 3 sconfitte e 8 pareggi. Poi solo vittorie per i murgiani che sono sempre più proiettati verso l’approdo nei professionisti. Fondamentale anche il contributo realizzativo del loro bomber più prolifico, Nicola Loiodice, che ha sulle spalle un bottino di ben 13 gol.

L’Altamura arriva a questa sfida contro il Barletta con un’ importante vittoria per 2-1 contro la Città di Fasano durante l’ultimo turno di campionato. Con questo risultato sono cinque le vittorie nelle ultime sei partite di campionato. Unico passo falso? La sconfitta proprio contro il Martina, seconda in classifica a quota 55 punti ed inseguitrice principale dei biancorossi. I ragazzi allenati da Giacomarro sono chiamati a vincere proprio per allontanare definitivamente gli ultimi tentativi di insidie del Martina e per volare indisturbati verso il sogno – che probabilmente presto sarà realtà – della Serie C.

Come arriva la formazione di Ciullo alla gara

Situazione completamente diversa rispetto a quella dell’Altamura per il Barletta. I biancorossi stanno attraversando un momento molto difficile in campionato a causa di una condizione fisica e mentale poco ottimale e una serie di risultati negativi che l’hanno vista sprofondare al quindicesimo posto in classifica a quota 29 punti. Il Barletta è in piena zona playout e a soli 5 punti dalla zona retrocessione diretta. I ragazzi di Ciullo arrivano a questa sfida – che sarà fondamentale per le speranze di salvezza – con dei risultati tutt’altro che positivi. Nelle ultime 6 partite sono solo 4 i punti totalizzati, e la vittoria ormai è un miraggio: manca da più di un mese, l’ultima è datata 18 febbraio contro il Matera.

A destare preoccupazione in casa Barletta non sono tanto i risultati negativi ma la maniera in cui sono arrivati. Le ultime tre partite, contro Rotonda, Gravina e Fidelis Andria, sono la dimostrazione di quanto questa squadra non sia cinica e non riesca a sfruttare le situazioni di vantaggio. Infatti, sono stati sprecati malamente due vantaggi nei minuti finali dei match contro Rotonda e Gravina (che ha pareggiato in 10 uomini e sotto di 2-0 al 70′). Quattro punti persi fondamentali per le possibilità di raggiungere la salvezza diretta. Per poi arrivare all’ultimo turno di campionato con la sconfitta arrivata all’80’ contro la Fidelis Andria dopo essere riusciti ad agguantare un pareggio insperato. Il Barletta è chiamato a rialzare la testa e a cercare di fare l’impresa contro l’Altamura. Anche perché il calendario non aiuta e ogni punto può essere di vitale importanza per non precipitare nell’oblio della retrocessione.