Il Barletta vince la Coppa Italia Eccellenza Puglia: battuto 2-1 il Martina

E’ il Barletta la vincitrice della Coppa Italia Eccellenza Puglia 2022. Dopo lo 0-0 al Tursi di Martina Franca, è arrivato il 2-1 al Paolo Poli di Molfetta che ha sancito la vittoria dei biancorossi. Primo Coppa Italia in bacheca della storia delle “Furie Rosse”. Adesso sarà il momento della fase nazionale con i pugliesi inseriti nel triangolare con il San Marzano (Campania) e la vincente della Basilicata.

Da segnalare una cornice di pubblico di oltre 2000 spettatori compresi 300 martinesi, un lusso per una partita dilettantistica.

La cronaca del match

Mister Farina deve ovviare alle assenze importanti degli squalificati Pollidori e Russo e li sostituisce con Visani e l’under Dettoli. Consueto 4-2-4 per i biancorossi con Lavopa, Morra e Dettoli a supporto di Pignataro. Classico 4-3-3 per il Martina con Pizzulli che schiera il trio Delgado-Ancona-Gulic.

La partita è subito frizzante e la sblocca il Barletta al 7′: lancio del portiere Tucci per Pignataro che salta il portiere e manda in gol Lavopa. Gli ospiti rispondono con un bel tiro di Gulic deviato che esalta i riflessi del portiere.

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Al 23′ arriva il raddoppio con Dettoli che, con bel passaggio filtrante, manda Morra in porta che non sbaglia. Martina che adesso deve spingere sull’acceleratore per trovare il 2-2 e per poco non trova il 2-1 con Brescia che manda di poco a lato una conclusione da fuori area. Sul finire del primo tempo viene annullato un gol al Barletta per fuorigioco di Visani. Si va all’intervallo sul 2-0.

Nella ripresa gli ospiti cercano subito di fare la partita e provano ancora la conclusione da fuori con Delgado che tira oltre la traversa.

E’ il preludio al gol del 2-1 che arriva al 66′: passaggio di Ancora per Mangialardi che, con una deviazione, trafigge Tucci. Spinti dai lodevoli tifosi arrivati a Molfetta, i biancoazzurri sfiorano il pareggio al 75′ ancora con Mangialardi, fermato da un provvidenziale Milella.

Gli ultimi 15 minuti sono un assalto degli ospiti che però creano poco e rischiano di pareggiare solo nell’ultimo dei 4 minuti di recupero. Finisce 2-1 per il Barletta che festeggia davanti ai suoi tifosi la prima Coppa Italia della storia.

Farina: “Vittoria meritata, la dedico ai tifosi”

Francesco Farina ha così commentato la vittoria della Coppa Italia del Barletta: “Abbiamo fatto un grande primo tempo e abbiamo segnato due gol. Tucci è praticamente stato inoperoso. In realtà c’è stato anche il 3-0 e vorrei rivederlo perchè secondo me era regolare. Nel secondo tempo abbiamo giocato con il braccino corto e volevamo gestire il vantaggio. Il Martina è davvero una grande squadra, ci ha messo in difficoltà con i cambi. Siamo comunque riusciti a portare a casa il risultato”.

Tre Coppa Italia regionali e una nazionale per Farina, grande specialista di questa competizione: “Diciamo che sono un uomo fortunato. Questa vittoria la dedico a tutti i tifosi che hanno colorato questo stadio in una maniera fantastica. Dedico anche questo alla mia famiglia che è lontana ma mi supporta sempre. Adesso ci sarà la fase Nazionale ma anche il campionato che non è ancora finito. Godiamoci questo successo e poi pensiamo alla partita di domenica”.

Pizzulli: “Poca lucidità sotto porta, complimenti ai vincitori”

Massimo Pizzulli amareggiato ma orgoglioso dei suoi ragazzi nel post partita: “Faccio i complimenti al Barletta per la vittoria della Coppa Italia. Peccato per il primo tempo in cui siamo andati subito sotto per 2-0. Per quello che ho visto noi abbiamo giocato meglio e nel secondo tempo si è cercato di recuperare lo svantaggio. Per quanto mi riguarda l’arbitro avrebbe dovuto dare più minuti di recupero ma do comunque atto ai vincitori”.

Un in bocca al lupo per i biancorossi dal mister dei martinesi: “Facciamo un grande in bocca al lupo al Barletta per la Fase Nazionale. Saremo i loro primi tifosi e non vedo l’ora di poterli incontrare nello spareggio anche se il Corato è alle loro spalle. Noi cercheremo di gestire il vantaggio in campionato per poi concentrarci sull’obiettivo finale”.

A cura di Gennaro Dimonte