4 Agosto 2022

Teramo, mancata la C il sindaco al lavoro per ottenere l’iscrizione in Serie D

La palla ora passa al Sindaco che dovrà sciogliere alcuni nodi con gli Enti Federali

Teramo

Sono sicuramente ore molto complicate per il calcio a Teramo. Dopo la sentenza del Tar di ieri, che sancisce definitivamente l’estromissione degli abruzzesi dalla Serie C, oggi il Sindaco Gianguido D’Alberto sarebbe già al lavoro per provare a iscrivere la squadra in sovrannumero al prossimo campionato di Serie D. L’obbiettivo, come si legge in un comunicato pubblicato dallo stesso comune, è quello di “garantire continuità al calcio teramano”. Per farlo dunque, lo stesso primo cittadino sarebbe già entrato in contatto con gli enti federali. L’obiettivo è quello di stabilire le modalità di adesione all’articolo 52 comma 10 della Figc; per capirci quello che viene banalmente conosciuto come “iscrizione in sovrannumero”.

Teramo: la situazione

Sul futuro del calcio teramano, al momento abbiamo poche certezze. Una di queste però riguarda la sentenza emessa dal Tar nella giornata di ieri. Il Teramo non prenderà parte al prossimo campionato di Lega Pro, al suo posto la Fermana. Ora però è da capire quali saranno gli sviluppi per la società biancorossa che, negli ultimi 10 anni, ha sempre calcato i palcoscenici del professionistico. La palla perciò passa, neanche troppo figuratamente, in mano al Sindaco. Come da lui ammesso anche dal comunicato, si sta adoperando con gli organi federali per ottenere un’iscrizione in sovrannumero al prossimo campionato di Serie D.

Quello che però non è ancora chiaro è se, per farlo, il Teramo abbia bisogno di una nuova società. Il Tar, proprio a questo proposito, nella sentenza di ieri non ha concesso alla dirigenza appena estromessa dalla C di aderire al già citato articolo 52 comma 10. E’ quindi questo il nodo più grande da sciogliere. Bisognerà pertanto attendere i colloqui tra il presidente federale ed il Sindaco D’Alberto per capire meglio cosa ne sarà del futuro calcistico del Teramo. Che sarà una società nuova, come successo al Catania, o meno i tifosi del club abruzzese attendono impazienti una soluzione. Per tornare a parlare di calcio dentro un rettangolo verde e non dietro una scrivania.

Gianguido D’Alberto: “Dobbiamo garantire continuità al calcio teramano”

Già nella giornata di ieri, a poche ore dalla sentenza che ha estromesso il Teramo dalla Serie C, il Sindaco della città abruzzese aveva rilasciato un comunicato. In questo, oltre la profonda amarezza per la decisione, si è parlato anche del ricorso all’articolo 52 comma 10, la ormai famosa iscrizione in sovrannumero.

Gravina Teramo

Questa mattina il Tar del Lazio ha depositato il provvedimento collegiale con cui è stato respinto il ricorso della società Teramo Calcio per la riammissione in  serie C. Preso atto della sentenza, il Sindaco, nella stessa giornata di oggi, riprenderà i contatti con la Federazione, nella persona del presidente Gabriele Gravina. Questo per definire tempi e modalità dell’avvio della procedura prevista dall’articolo 52 comma 10 delle norme organizzative interne (N.o.i.f.) della Figc. Il primo cittadino, dopo aver appreso: “con rammarico della decisione del Tar,  si sia immediatamente attivato per governare, per quanto di sua competenza, l’intero processo e garantire continuità al calcio teramano”, annuncia che la giornata odierna sarà dedicata a valutare gli effetti della sentenza. Ci si confronterà con i legali della società e intensificando l’interlocuzione con la Federazione per proseguire sul percorso già avviato nelle scorse settimane con la lettera inviata allo stesso presidente Gravina, per garantire l’iscrizione in sovrannumero della Teramo Calcio alla serie D”.