26 Aprile 2023

Serie D, nuove regole per i giocatori “Under”: ecco cosa cambia

È stato ufficializzato il nuovo regolamento per lo schieramento dei giocatori Under per i campionato di Serie D ed Eccellenza

Serie D risultati oggi

Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ha deliberato delle nuove regole per quanto riguarda lo schieramento dei giocatori “Under” nei campionati di Serie D, Eccellenza e Promozione. Cambiano le regole in merito alla partecipazione minima dei giocatori delle annate del 2003, 2004 e 2005. Ecco tutte le novità decise nella scorsa riunione del 22 aprile in vista della prossima stagione.

Il giovane talento della Pistoiese, Gianmarco Di Biase, promesso sposo della Juventus

Serie D, quanti giovani schierare? Tutte le novità

Per quanto riguarda il campionato di Serie D, il minimo di partecipazione dei giovani Under 20 è il seguente: un giocatore del 2003, due del 2004 e uno del 2005. “Le Società hanno l’obbligo di rispettare, sin dall’inizio e per l’intera durata delle gare e, quindi, anche nei casi di sostituzioni successive, la disposizione minima di impiego dei calciatori sopra indicata. – specifica il comunicato ufficiale della LND – Resta inteso che, in relazione a quanto precede, debbono eccettuarsi i casi di espulsione dal campo e, qualora siano già state effettuate tutte le sostituzioni consentite, anche i casi di infortuni dei succitati calciatori“.

La Lega Nazionale Dilettanti ha specificato anche ciò che riguarda la partecipazione per i campionati di Eccellenza e Promozione. Per entrambi il numero minimo è di un calciatore del 2003 ed uno del 2004, senza invece porre alcuna normativa per l’annata del 2005.

Casale

Un’iniziativa volta a favorire ancora di più l’utilizzo dei giovani all’interno dei campionati dilettantistici. Come dimostrato dall’esempio di Gianmarco Di Biase, classe 2005 della Pistoiese che a fine stagione approderà alla Juventus, la Serie D può rivelarsi un campionato molto importante dove poter far crescere i ragazzi talentuosi. Come specifica la LND, “l’inosservanza delle predette disposizioni, ivi comprese quelle facoltativamente stabilite dai Consigli Direttivi dei Comitati, se ed in quanto deliberate dagli stessi Consigli Direttivi dei Comitati e approvate dal Consiglio di Presidenza della Lega Nazionale Dilettanti, sarà punita con la sanzione della perdita della gara prevista dal vigente Codice di Giustizia Sportiva, fatte salve ulteriori sanzioni“.