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Sambenedettese Teramo 1-2: marchigiani in fuga solitaria, i biancorossi a testa alta

Fonte foto: Pagina Instagram Sambenedettese

La Sambenedettese batte anche il Città di Teramo e avvia la prima vera e propria fuga della stagione. I marchigiani passano in una partita molto complicata grazie ai gol di Guadalupi e Kerjota, con le buone notizie che arrivano anche dagli altri campi. I pareggi pirotecnici tra Recanatese e Chieti (sfida terminata 3-3) e Vigor Senigallia e Atletico Ascoli (2-2), portano i bianconeri al secondo posto a quota 25 punti. Tradotto: Samb sempre più capolista, aumentano a 6 i punti che la distaccano dalle inseguitrici.

Dall’altro lato della medaglia, il Teramo interrompe la sua striscia di risultati utili consecutivi (che si ferma a 12), ma esce dal campo ancora una volta a testa alta. I giovani biancorossi disputano al “Riviera delle Palme” una gara di personalità, impensierendo più volte i rocciosi avversari.

Teramo che comunque è molto sfortunato anche per quel che riguarda i suoi calciatori. Al 27′ Baumwollspinner deve uscire in barella per infortunio. Non è un buon periodo per il centrocampo biancorosso, che perde anche l’argentino dopo Ferraioli. Probabilmente Paolo D’Ercole avrà lavoro da fare sul mercato.

Sambenedettese-Teramo 2-1: marchigiani sempre più primi, ma i biancorossi escono a testa altissima

Ritmi bassi e poche occasioni in un primo tempo abbastanza soporifero. Il Città di Teramo mantiene come al solito il possesso del pallone, ma sono i padroni di casa a farsi preferire, numericamente, sulle occasioni da gol. Primo brivido al 11′, quando l’attaccante rossoblù Lonardo stacca di testa nel cuore dell’area di rigore ma spedisce largo. Il Teramo risponde al 19′ con un tiro alto di D’Egidio, che forse però avrebbe potuto servire i compagni meglio posizionati in area di rigore. Al 30′ grandi proteste ospiti: Guadalupi, già ammonito, interrompe con la mano una promettente azione biancorossa. L’arbitro vede tutto e comanda la punizione, ma non se la sente di estrarre il secondo cartellino giallo.

Dopo l’infortunio di Baumwollspinner, la Sambenedettese prova a fare leva su un Teramo probabilmente scosso e si produce in due grandi occasioni al 34′ e al 43′. Prima Kerjota prova a pescare il jolly dalla distanza con una conclusione che sfiora la traversa. Qualche minuto più tardi Lonardo spreca una clamorosa occasione da gol spedendo largo da ottima posizione dopo un contropiede. Al 45′ proteste veementi ospiti per un contatto su D’Egidio in area di rigore. L’arbitro lascia correre e ammonisce il capitano biancorosso per proteste prima di sancire la fine del primo tempo.

Sambenedettese-Teramo 2-1: segna ancora Kerjota

Dopo un primo tempo equilibrato, il Teramo parte meglio nella ripresa e confeziona la più ghiotta occasione da gol della sua partita al 59′. Scorribanda centrale di Cum e assist per D’Egidio, che però non imprime la giusta forza alla sua conclusione. Sul conseguente corner, stacco imperioso di Menna ma il tiro, troppo centrale, viene facilmente bloccato dal portiere Semprini. I biancorossi, tra l’altro, avrebbero voluto un altro cartellino rosso al 51‘. L’arbitro vede una testata di Zini ai danni di Brugarello, ma anche qui si limita all’ammonizione, preferendola al rosso diretto. Come tutte le grandi squadre, però, la Sambenedettese passa nel momento migliore degli avversari. Al 62′ azione concitata nell’area di rigore teramana che porta Guadalupi a realizzare il gol dell’1-0. Teramo tramortito, messo quasi k.o. due minuti più tardi, quando la Samb trova addirittura il raddoppio.

Al 64′ Cipolletti, pressato da Lonardo, scivola e apre il campo per l’attaccante rossoblù che serve Kerjota solo a tu per tu con Di Giorgio. Il classe 2005 non può sbagliare e realizza con freddezza il quinto centro del suo campionato. Uno-due da mandare al tappeto un bue, ma il Teramo non demorde e si dimostra squadra in salute. Il gol che accorcia le distanze arriva al 74′, quando un calcio di punizione battuto ottimamente da Pietrantonio viene deviato maldestramente in porta da un difensore marchigiano. Non succede più nulla. Tre punti fondamentali per i rossoblù, ottenuti contro un avversario di assoluto valore.