6 Maggio 2022

Salvatore Foti, dall’Acireale a vice Mourinho: la sua storia

Conosciamo meglio Salvatore Foti, il vice allenatore della Roma. Gli inizi con la maglia dell'Acireale, i sogni con la Sampdoria fino al grande infortunio

I primi calci al pallone sui campi siciliani, gol in Serie A a soli diciassette anni, il ritiro dal calcio giocato a 27 e ieri, 25 maggio, la vittoria della sua Roma in Conference League. Una storia incredibile quella di Salvatore Foti, ex talento del calcio italiano e oggi vice allenatore della Roma di Josè Mourinho. Analizziamo la sua carriera, inserendo alcuni aneddoti che lo stesso Foti ha raccontato diversi anni fa a gianlucadimarzio.com.

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Da Acireale al paragone con Zlatan Ibrahimovic

Partito dalla sua Sicilia con la maglia dellAcireale, Salvatore Foti è stato un classico attaccante d’area di rigore, un numero 9. Un grande istinto per il gol, che lo porterà alle stelle a soli diciassette anni, quando trova la sua prima rete in Serie A, era un Sampdoria-Messina: “Ricordo ogni minimo particolare di quel gol. Il pallone che arriva, il boato dei tifosi, i compagni. Difficile rendersene conto, ma avevo appena trovato il mio primo gol in Serie A ed ero felicissimo”– racconta Foti a gianlucadimarzio.com.

Gol nel sangue, buona tecnica e una fisicità importante. Caratteristiche che lo porteranno verso un paragone forte, quello con Zlatan Ibrahimovic: “Ci somiglio? No, però lo ammiro molto…”– dichiarò Foti.

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La gavetta prima dei grandi problemi fisici

Tra il 2007 e il 2009, Salvatore Foti è sempre più al centro dei riflettori, il talento non manca e la Sampdoria inizia a ragionare sull’idea di mandarlo in prestito. Tuttavia, le esperienze in giro per l’Italia tra Messina e Treviso non aiutano, mentre troverà nell’Empoli una piazza ideale per la propria crescita.

“Con l’Empoli stava andando tutto bene– racconta Foti, che prosegue- “A metà stagione però mi spaccai il ginocchio. Ecco, da quel momento è cominciato il mio calvario.” Dopo Empoli, per lui qualche altra esperienza in giro per l’Italia. Si vedono ancora una volta ottimi spiragli a Lecce, ma il calvario di cui parlava Salvatore non riesce a trovare la parola fine. Si tratta dell’ernia del disco, problema da cui non è mai riuscito a guarire che lo porterà alla decisione drastica: il ritiro dal calcio giocato a soli 27 anni.

Gli inizi in panchina, oggi è al fianco di Mourinho

Dunque, una volta essere stato costretto ad appendere gli scarpini al chiodo, Salvatore Foti insegue il suo nuovo sogno, quello della panchina. Nel 2016 inizia questa avventura nello staff della squadra del cuore, la Sampdoria. Successivamente avventure a Milan e Torino per lui, prima di passare nello staff della Roma di Josè Mourinho.

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A Trigoria il siciliano si fa subito notare, scalando velocemente le gerarchie. Fino ad arrivare al gennaio 2022, quando Sacramento (vice di Mourinho) lascia i giallorossi. A quel punto, la Roma e l’allenatore portoghese decidono di premiare l’impegno e il talento (anche in panchina) di Salvatore Foti, promosso a nuovo vice allenatore della Roma. A causa della recente squalifica di Mourinho, nelle due sfide contro Spezia e Atalanta ad andare in panchina è stato proprio Foti: 6 punti su 6, certamente un buon inizio. Ieri, in occasione della semifinale di Conference League tra Roma e Leicester, l’ex Sampdoria è stato ancora protagonista, in prima linea al fianco di José Mourinho.

Così come lo è stato anche durante la finale di Conference contro il Feyenoord: la firma sulla vittoria l’ha posta Zaniolo con un gol di pregevole fattura ma Foti non ha fatto mancare il suo sostegno alla squadra. Soprattutto nei momenti di massima apprensione e sofferenza quando gli olandesi, nella ripresa, hanno premuto sul pedale dell’acceleratore alla ricerca dell’1-1. Oltre alla compattezza difensiva e ai riflessi di Rui Patricio un pizzico di buona sorte hanno permesso ai giallorossi di vincere nuovamente un trofeo.

A cura di Marco Cavallaro