Chieti, il direttore generale Pochetti: ”Obiettivo professionisti, ma serve programmazione”

L’intervista a Paolo Pochetti, direttore generale del Chieti
Non perde da undici partite e non ha alcuna intenzione di fermarsi, il Chieti, attualmente al secondo posto nel girone F, alle spalle solo della schiacciasassi Sambenedettese, che, da quando ha cambiato proprietà, ha perso una sola volta. Da lì in poi undici risultati consecutivi, sette vittorie e quattro pareggi.Un rendimento invidiabile per un squadra che adesso può sognare veramente in grande.
Il presente dice Serie D. Per il futuro nessun limite, ma per arrivare in palcoscenici più prestigiosi serve programmazione. E lo sa bene Paolo Pochetti, direttore generale del Chieti, che sa che per compiere passi grandi è necessario avere una grande organizzazione: ”Quando siamo arrivati la volontà era di avere un progetto quinquennale. L’obiettivo è quello di salire quanto prima in Lega Pro, se non quest’anno, il prossimo, stabilizzarsi un paio di anni tra i professionisti e poi tentare l’assalto alla Serie B, dove il Chieti non è mai stato”.
”Stiamo cercando di porre basi solide a livello societario per poter sostenere la nostra crescita sportiva. Le due cose devono andare di pari passo – prosegue Pochetti -. Stiamo cercando anche di parlare con le autorità per cambiare il manto erboso dello Stadio Angelini, perché i punti che ci mancano li abbiamo persi in casa e questo ci fa capire che allenarsi nel nostro stadio può fare la differenza. Stiamo cercando di capire come progettare un futuro solido dal punto di vista sportivo e societario”.
Intanto, però, il Chieti è al secondo posto nel girone F, non perde da undici partite e sogna in grande anche per il presente: ”La volontà è quella di ragionare partita per partita, il progetto è iniziato più tardi rispetto alle altre società – spiega Pochetti -. Siamo entrati ad ottobre con la squadra già fatta e abbiamo cercato di porre dei correttivi, tra cui il cambio di allenatore, con il quale dopo la prima non abbiamo più perso e stiamo facendo molto bene. La volontà è quella di vincere tutte le partite da qui alla fine senza guardare la classifica, ai ragazzi ho detto di divertirsi”.
Chieti, Pochetti: ”La città è molto entusiasta, i tifosi ci seguono sempre”
Se non arrivasse la promozione diretta, non semplice per via dello strabiliante rendimento della Sambenedettese, c’è sempre la porta dei play-off: ‘‘Ci puntiamo e potremmo provarci. Stando a quanto sta succedendo in Lega Pro, dobbiamo essere pronti qualora dovesse esserci l’eventualità di ripescaggio, siamo alla finestra, ma non vogliamo mettere troppe pressioni sulla squadra”.
L’avere un progetto così serio e ambizioso ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi del Chieti, che, dopo due fallimenti, sognano il ritorno tra i professionisti che manca da vari anni: ”La città è molto entusiasta, c’è un grade entusiasmo che si era assopito e cerchiamo di tenerlo acceso fino alla fine. C’è una fame che mi ha stupito molto, non pensavo fosse così tanto caldo il tifo. La curva Volpi ci è sempre vicina sia in casa che in trasferta, dove ci seguono in massa. Sembra sempre di giocare in casa, quasi sempre sono più loro dei tifosi avversari e ci stanno aiutando tanto”.
”Donsah e Vuthaj degli esempi, ma la vera forza è il gruppo”
Il Chieti è una delle migliori squadre per rendimento esterno e una delle migliori dell’intera categoria. Merito dell’intero gruppo, ma anche dei singoli: su tutti Donsah, calciatore ghanaese ex, tra le altre, di Cagliari e Bologna in Serie A, e il primo colpo della nuova proprietà neroverde: ”Abbiamo stravolto la squadra nel mercato invernale – afferma Pochetti – Il nostro primo acquisto è stato Donsah, l’ho fatto io personalmente perché rappresenta a pieno quelli che sono i nostri valori e quello che vogliamo noi da un giocatore. E’ un bravissimo ragazzo, che è stato sfortunato negli ultimi anni ed era svincolato. Ho scommesso su di lui e lui ha scommesso sul Chieti, abbiamo fatto entrambi una scommessa. Ci ha messo un po’ a entrare in forma, ma una volta entrato in condizione ha iniziato a fare la differenza sia in campo che con l’atteggiamento. Per i ragazzi è un esempio”.
A trascinare i neroverdi a suon di gol è Vuthaj, bomber albanese che vanta già sette gol e tre assist: ‘‘Ha rinunciato a tanti soldi con l’Egnatia, capolista e squadra più forte nella prima serie albanese, perché gli ho prospettato un ritorno in poppa magna e la centralità nel progetto Chieti. Ho un ottimo rapporto con lui ed è uno dei giocatori che in D ha il rapporto gol segnati, minuti giocati più alto. Ha fatto doppietta anche a Teramo ed è stato votato come miglior gol della settimana”.
Pochetti: ”I campionati si vincono con il gruppo”
La vera forza, però, è il gruppo. E Pochetti non perde occasione di ribadirlo: ”Abbiamo una rosa di 24 titolari, tutti fanno parte del progetto, si è creato un gruppo fantastico. I campionati si vincono con i gruppi. Dei singoli che vincono i campionati da soli non li ho mai visti. Si stanno avvicinando al progetto Chieti tantissime persone e ci stanno arrivando tante proposte. Ci sono tanti svincolati che in D potrebbero fare la differenza. La squadra per il prossimo campionato è quasi fatta. Quasi tutti hanno due anni di contratto e ci stiamo accordando con chi non lo ha. La volontà è di crescere i giovani in casa”.
Basi solide per un futuro ambizioso. Tanti sogni per il futuro, ma senza dimenticare la programmazione: tutto questo è il progetto, ambiziosissimo, del Chieti