9 Gennaio 2022

Licata, Martello: “Sospensione necessaria. Mercato? Stiamo valutando”

La sospensione del campionato di Serie D, il bilancio a metà stagione e il mercato: l'intervista a Giovanni Martello, DS del Licata Calcio

Una squadra rivoluzionata rispetto allo scorso anno, giovanissima, che si diverte e fa divertire: parliamo del Licata Calcio, formazione del girone I al sesto posto in classifica. L’artefice di questo successo? Sicuramente l’allenatore – Pippo Romano – ma anche Giovanni Martello, direttore sportivo dei gialloblù, che nell’ultimo anno ha fatto un ottimo lavoro. SerieD24 lo ha rintracciato telefonicamente per ascoltarne il parere riguardo la sospensione del campionato, ma non solo.

“Sospensione? Decisione molto saggia”

La prima domanda è appunto relativa alla decisione di sospendere il campionato di Serie D almeno fino al 23 gennaio, ma il direttore non ha dubbi. Penso che sia stata una decisione molto saggia. Continuare avrebbe senza dubbio significato mettere a repentaglio la salute dei ragazzi: per me è quello il motivo principale”, ha dichiarato Giovanni Martello. “Il fatto di recuperare delle partite, del calendario rivoluzionato e tutto ciò che riguarda il calcio giocato, per me diventa secondario”.

“Ho forti dubbi che si torni a giocare il 23: il picco della pandemia sarà in questi 15 giorni, quindi secondo me potrebbe slittare almeno di qualche altra settimana”, ha concluso sull’argomento il DS dei gialloblù.

Fonte foto: pagina Facebook “Licata Calcio”

“Stagione entusiasmante del Licata? Non abbiamo ancora fatto nulla”

Inevitabile anche un riferimento alla bella stagione del Licata Calcio fin qui. La squadra di Pippo Romano non ha ancora perso in casa, ha dato filo da torcere ad alcune squadre top (Acireale, Cavese e Trapani su tutte), ma soprattutto fa divertire i tifosi. “Sì, sicuramente ci stiamo togliendo delle soddisfazioni. C’era scetticismo in estate sulla qualità della rosa, ma vedere oggi l’affetto dei tifosi nei confronti dei ragazzi e della dirigenza mi rende orgoglioso”, ha affermato Martello. “Faccio il DS da 18 anni, ormai da 10 in D e la mia esperienza però mi porta a dire che non abbiamo ancora fatto nulla. Bisogna mantenere i piedi ben saldi a terra. L’obiettivo rimane la salvezza: siamo a buon punto, poi ci divertiremo. Il girone di ritorno è tutto un altro campionato”.

I meriti di questi traguardi, però, vanno anche all’ottimo lavoro della dirigenza. “Non c’è nessuna ricetta vincente: anzi, ho ancora un metodo antico (ride, ndr). Cerco di girare tra i campi – nei limiti del possibile – e appunto su una vecchia agendina chi voglio rivedere o chi mi ha colpito. Currò, per esempio, è un 2003 che ho visto giocare con la Primavera del Catania, così come Minacori: lo conoscevo già”, ha dichiarato il DS del Licata Calcio. “I meriti vanno comunque ai ragazzi e allo staff tecnico: stanno facendo un ottimo lavoro. Siamo riusciti a creare un mix di giovani validissimi affiancati da alcuni giocatori d’esperienza importanti: Caccetta, Candiano, Calaiò e Orlando per dirne quattro”.

“Sul mercato? Stiamo valutando qualche svincolato”

Il mercato è ormai chiuso, ma le squadre di Serie D continuano a pescare dagli svincolati o da società professionistiche. Il Licata ha comunque operato in maniera oculata sul mercato invernale, come ci tiene a ribadire Giovanni Martello. “Abbiamo ingaggiato Brunetti, che non ha bisogno di presentazioni. Ma non solo: voglio rimarcare anche l’acquisto di Vincenzo Giordano. È un 2001 e lo seguo da un po’: è un profilo molto interessante”.

Fonte foto: pagina Facebook “Licata Calcio”

“Il nostro mercato potrebbe non essere ancora finito: stiamo valutando se tesserare un altro attaccante per completare il reparto offensivo. In quel caso saremmo numericamente completi: ci sarà bisogno di tutti nel girone di ritorno”, ha dichiarato il direttore ennese. Izco? Eravamo ben lieti di riportarlo a Licata. È una grande persona, oltre che un grandissimo calciatore. Ci siamo però imbattuti nell’indisponibilità – assolutamente legittima – del Bisceglie: ci abbiamo provato fino alla fine, ma non c’è stato nulla da fare. Non avevamo comunque necessità, ma comunque ci avrebbe fatto piacere riaverlo in rosa”.

A cura di Domenico Cannizzaro