7 Aprile 2023

Livorno, Toccafondi: “Non lascerò debiti, di Esciua posso parlare solo bene”

Le dichiarazioni del presidente amaranto

Livorno conferenza Esciua

Il Livorno è pronto a cambiare società. Il club amaranto passerà infatti nelle mani dell’imprenditore brasiliano Joel Esciua. La nuova proprietà sarà attiva dalla prossima stagione. L’attuale presidente del club, Paolo Toccafondi, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa presso lo Stadio Armando Picchi. “Oggi sono davvero molto emozionato. Fino al 30 giugno ci sono io. Non lascerò un filo di debito e di Esciua posso parlare solo bene. Lui ha una gran voglia e ha tutte le possibilità che fanno al caso di una piazza come Livorno“.

Livorno Toccafondi

“Sono emozionato, sono stato meno presente per il Livorno. Ho qualche problema personale”, le parole di Toccafondi

Toccafondi inizia la conferenza stampa parlando della gara di ieri contro il Tau: “Oggi, rispetto alle altre volte, sono emozionato. Lo dico sinceramente. Prima di partire voglio fare una piccola chiosa sulla partita di ieri. Per la prima volta in due anni ieri mi sono arrabbiato. Fino al 30 di giugno ci sono io. Contro il Tau non mi è piaciuto assolutamente l’atteggiamento della squadra. E in questo modo non ce li giochiamo“.

E poi passa sulla situazione attuale e le decisioni che lo hanno portato a decidere di cedere la società: “Sulla nuova situazione faccio una premessa. Anche quest’anno rispetto all’anno scorso sono stato meno presente. Ho qualche problemino personale, e questo mi ha indotto verso la decisione di verificare, valutare, se ci fossero soluzioni all’altezza per il club, dopo due anni belli e intensi. Il rapporto con il nuovo proprietario si è consolidato con il passare del tempo. Joel Esciua era tra i papabili per prendere la società. Abbiamo quindi mantenuto il rapporto. Abbiamo sottoscritto un preliminare, che dovrà essere eseguito attraverso un notaio per la definitiva cessione. Il pagamento, salvo ritardi, è stato anticipato dal 30 maggio al 5 maggio“.

Livorno Toccafondi

Il contratto di opzione a favore di Joel Esciua e la programmazione: “Come avete intuito, esisteva un contratto di opzione a favore di Joel Esciua da qualche mese. Da quel momento in poi, Esciua diventerà il legittimo proprietario del Livorno. Abbiamo fatto questa trattativa in modo veloce. In questi due anni non ho avuto molto tempo per programmare, e mi sembrava giusto che Esciua lo avesse“.

“Non lascerò debiti. Ho detto a Joel di essere il primo abbonato per la prossima stagione”

Toccafondi restrà presidente del Livorno fino a giurno. E promette: “Sarò in carica fino al 30 giugno, non lascerò una linea di debito. E posso dire, a oggi, che sarà così. Per parlare della trattativa serve una premessa. Joel ha mantenuto tutto quello che era previsto nell’accordo di opzione firmato. La cifra è stata diversa da quella prevista, ma alla fine lui ha colmato il gap, abbiamo fatto una sorta di baratto. Quando sono in ballo 100mila euro, non si può far saltare una trattativa“.

E non solo per i debiti, Toccafondi resterà tifoso del club amaranto: Ho detto a Joel di essere il primo abbonato la prossima stagione. Quando arriva la persona c’è bisogno di dare l’esempio. Quando lasciai il Prato lo lascia a gratis, e lasciai 50mila euro sul conto. Ho ragionato in questo modo. Rimango male quando mi rendo conto che anche a Livorno dovrebbe essere così. Prendere il Livorno per un livornese abbiente è complicato, ma mi vien da dire: fatelo una abbonamento da 100mila euro il prossimo anno. Alla fine è il prezzo di una macchina, di una ganza (l’amante). Uno che l’ha fatto l’ho trovato, ed è stato Stefano Bandecchi. Mi ha chiamato per dare una mano al Livorno durante il percorso“.

“Di Esciua posso parlare solo bene, lui ha voglia e le giuste possibilità per Livorno”, dichiara Toccafondi

E il punto sul nuovo proprietario non finisce: “Lo dico alla Livorno che conta. E’ come segnarsi ad un tennis club. Vuol dire dare una mano alla squadra, è giusto che ognuno faccia la sua parte. Di Esciua posso parlare solo bene. Ha già fatto un gesto concreto versando una cifra.

Aggiunge Toccafondi: “Parliamo di una persona scaltra, preparatissima, e per quello che mi riguarda, quando comprerà il Livorno dovrà sborsare una cifra indice di solidità economica. Aggiungo soltanto che in questi giorni, Jaconi era stato apprezzato in sede di assegnazione del Livorno. Esciua ha voglia e le giuste possibilità. Credo di aver mantenuto tutte le promesse. Dalla rinascita della società al settore giovanile. Il Livorno quest’anno ha 35 ragazzi fra prima squadra e settore giovanile di proprietà“.

Livorno Toccafondi
CALCIO US LIVORNO 1915 VS CITTà DI CASTELLO 3-0 19-02-2023

“In Serie D avremmo dovuto fare meglio”

Il bilancio di queste stagioni alla guida del Livorno: “Abbiamo vinto il campionato in Eccellenza, in Serie D avremmo dovuto fare meglio. Non siamo riusciti ad invertire la rotta a gennaio. Quando sono arrivato due anni fa c’era soltanto la passione. Ci siamo messi a lavorare dodici ore al giorno. Mi ricordo un’immagine: abbiamo mangiato il 5 e 5 a sedere su qualche cartone che c’era, come abbiamo fatto oggi. Troppo bello quando siamo in Serie A. E’ quando non c’è niente che bisogna fare la differenza a testa bassa“.

Livorno Toccafondi

Infine, Toccafondi conclude: “Ringrazio il presidente Enrico Fernandez Affricano, il presidente onorario, per me è stato un secondo padre qui a Livorno. Ringrazio i custodi, i vecchietti della biglietteria, i medici, l’area tecnica. Tutti. Non è il momento migliore per i ringraziare i giocatori (scherza), ma c’è un ragazzo di 39 anni come Andrea Luci che è sceso in Eccellenza per questa maglia. E’ difficile in un mondo dove non ci sono bandiere vedere un giocatore come Andrea Luci. Poi voglio ringraziare Cristiano Lucarelli. Qualche sera fa l’ho chiamato informandolo dell’accordo raggiunto, lui mi ha detto: “Mi dispiace, ho perso un presidente ma ho trovato un amico”. E mi sono commosso. Infine, ovviamente, ringrazio il popolo amaranto. L’amore che ho ricevuto mi consegna la certezza di aver operato bene. Ora la sciarpa me la metto e me la lego anche“.