4 Maggio 2023

Dal primo gol dell’era De Laurentiis allo Scudetto. Ignoffo: “Napoli, sei entusiasmante”

Segnò il primo gol dell'era De Laurentiis, oggi celebra il Napoli: Giovanni Ignoffo racconta le origini del club azzurro

A distanza di 33 anni dall’ultima volta, il Napoli è aritmeticamente Campione d’Italia. Un successo storico, frutto di un progetto stabile e solido con Aurelio De Laurentiis al comando ormai dal lontano 2004, anno in cui il club era conosciuto come Napoli Soccer. Tra i protagonisti di quella squadra c’era Giovanni Ignoffo, ex difensore e oggi allenatore dell’Acireale, in Serie D.

Un nome indelebile in città quello di Giovanni Ignoffo, legato all’azzurro da un gol storico. L’attuale allenatore dell’Acireale infatti, realizzò la prima rete in assoluto dell’era De Laurentiis. Era il 26 settembre del 2004 e, davanti a un San Paolo con oltre 50.000 persone presenti sugli spalti, il Napoli Soccer ospitava il Cittadella. “Il pensiero di aver messo io il primo vero mattone del nuovo corso mi emoziona” – racconta Ignoffo a SerieD24. “Napoli è passione, è entusiasmo. Si tratta di una città che riesce a darti tanto dal punto di vista emotivo”.

Ignoffo e il legame con Napoli: “Emozioni indescrivibili, la gente non ti dimentica mai”

Torniamo indietro di diciannove anni. Siamo al 26 settembre del 2004 ed è una giornata storica per Napoli, che si prepara ad abbracciare il Napoli Soccer di Gian Piero Ventura, il nuovo club costruito in tempi record (appena quindici giorni) da Aurelio De Laurentiis. L’avversario è il Cittadella e la risposta della città fu incredibile: oltre 50.000 i tifosi presenti sugli spalti, numeri da record in Serie C1.

Napoli Scudetto

Una partita iniziata in salita per gli azzurri, subito in svantaggio dopo il gol di Carteri. La reazione però è imminente, ed è firmata dall’uomo che non ti aspetti: Giovanni Ignoffo, di ruolo difensore. Un sinistro preciso, quasi da attaccante. Poi, l’inevitabile corsa sotto la Curva: è il primo gol del nuovo Napoli, è il primo gol dell’era De Laurentiis. “Emozione indescrivibile, che ha reso il mio nome per sempre legato agli azzurri” – spiega Ignoffo a SerieD24.

“Da Napoli sono passati tanti campioni, io sono solo una goccia in mezzo al mare, ma se vengo visto in giro mi riconoscono subito. Tutto questo, nonostante io sia rimasto lì una sola stagione. Pensa che non ho neanche contribuito alla promozione, perchè quella arrivò la stagione successiva”prosegue l’allenatore dell‘Acireale. “Parliamo di uno dei più grandi club in Italia, dall’enorme appeal: nonostante questa grandezza, la gente non ti dimentica mai”.

Credit: IG Giovanni Ignoffo

Un legame autentico quello tra gli azzurri e Ignoffo, sottolineato ancora una volta dall’allenatore: “Insieme a Palermo e Perugia, Napoli è stata la piazza che mi ha dato tantissimo a livello emotivo. Vivere quella città è un qualcosa di entusiasmante, di unico”.

L’arrivo di De Laurentiis e le origini del Napoli Soccer

Tra i primi arrivati al Napoli Soccer nel 2004, Giovanni Ignoffo racconta le origini degli azzurri, il primo capitolo sotto la gestione Aurelio De Laurentiis. “Fu tutto molto veloce, tempestivo. La squadra venne costruita in pochissimi giorni, non più di quindici. Quando arrivai, gli unici calciatori presenti erano il “Pampa” Sosa, Gatti, Montervino, Montesanto e Belardi. Dopo arrivarono tutti gli altri. In pochi giorni diventammo una squadra vera”.

A diciannove anni dall’arrivo al Napoli, Aurelio De Laurentiis ha ritrovato il successo più atteso in città: la vittoria dello scudetto, distante dall’epoca di Diego Armando Maradona. Nel mezzo, la crescita costante di un club capace di confermarsi in Italia e in Europa, sempre ad alto livello. Ma che ricordi ha Giovanni Ignoffo del primo Aurelio De Laurentiis? “Era un dirigente inesperto, si vedeva fosse appena entrato nel mondo del calcio. Ricordo i legami con i suoi film, alcuni di questi li portavamo sul petto come sponsor, come nel caso di “Manuale d’amore”.

E sulla crescita del Napoli? L’ex difensore azzurro credeva in un risultato del genere? “Non immaginavo un campionato così straordinario, ma di vertice assolutamente sì. Spalletti è molto preparato, riesce sempre a migliorare la squadra in cui allena”. Infine, Ignoffo conclude parlando della progettualità, la base del successo di De Laurentiis. “Non sempre si vince con i campioni e con le spese folli, il progetto del Napoli è molto equilibrato. Con Rafa Benitez furono gettate basi importanti, che contribuirono alla crescita del club in Italia e oltre. Adesso si è arrivati a vincere lo scudetto, ma non va assolutamente dimenticato ciò che è stato fatto in questi anni”.

Marco Cavallaro