14 Maggio 2022

Gelbison, Esposito: “Vogliamo fare la storia già a Troina, siamo pronti”

La Gelbison si prepara verso l'ultima trasferta dell'anno, quella di Troina. Potrebbe essere un momento storico. Le parole dell'allenatore Gianluca Esposito

Dopo una stagione da protagonista, la Gelbison è a un passo dalla storia. Il club non è mai stato in Serie C e domani, nella trasferta di Troina in Sicilia, potrebbe compiere il meritato salto di categoria. Tanto l’entusiasmo in città, così come la voglia di festeggiare. Gianluca Esposito però, durante la classifica conferenza della vigilia, invita tutti alla massima calma perchè “ancora non è stato raggiunto nulla”.

Esposito Gelbison

“Il Troina darà tutto, ma noi vogliamo fare la storia”

Ultima trasferta di campionato per la Gelbison di Gianluca Esposito, capolista del girone I di Serie D. Quella di domenica 15 maggio potrebbe trasformarsi in una data storica per il club rossoblù, quella della desiderata promozione in Serie C.

Tuttavia, Esposito invita tutti alla massima prudenza: “Siamo felici del momento, c’è tanto entusiasmo in città. Adesso però teniamolo sotto stretta osservazione, il risultato non è ancora raggiunto” – spiega Esposito. Sul Troina invece, l’allenatore della Gelbison non ha dubbi: “Una squadra che ha un bisogno vitale di punti per raggiungere i play-out, saranno agguerriti”. Poi, prosegue Esposito: “Noi dalla nostra abbiamo la storia da raggiungere, vogliamo fare bene. Come stiamo vivendo queste ore? Nel migliore dei modi, come al solito”.

Esposito Gelbison

Che tipo di approccio alla partita avrà la Gelbison? “Vogliamo attaccare dal primo minuto, la nostra volontà è quella di tagliare il traguardo già domani a Troina– risponde Esposito. “Abbiamo voglia di regalare questa gioia ai nostri tifosi, alla città, alla dirigenza. Siamo carichi e pronti per un momento storico, ma adesso teniamo tutto sotto stretta osservazione perchè non è ancora il momento di festeggiare. I ragazzi saranno tutti a disposizione, c’è tanta voglia di partecipare a momenti del genere”– conclude Gianluca Esposito.

A cura di Marco Cavallaro