21 Giugno 2022

David Suazo, “la pantera nera” dal cuore sardo: la sua storia

Una carriera dal futuro roseo stroncata da una serie di infortuni che l'hanno portato ad un lento declino: oggi, David Suazo, allena il Carbonia Calcio

Suazo

Tra i migliori prospetti del calcio di inizio millennio. Terzo miglior marcatore della storia del Cagliari, David Suazo è a tutti gli effetti una vera e propria leggenda dei “Casteddu” con quasi 300 presenze e 102 gol tra campionato e coppe. Solo una serie di infortuni hanno fermato la parabola ascendente del talento da San Pedro Sula. Oggi, l’ex calciatore honduregno, è alla guida del Carbonia, squadra sarda da poco retrocessa in Eccellenza: fatale la sconfitta agli spareggi contro il Formia.

David Suazo, dall’exploit in terra sarda al ritiro prematuro

David Suazo, muove i primi passi da calciatore sui campi del Deportivo Olimpia, una piccola polisportiva con sede nella capitale del suo paese natio, l’Honduras. Le sue spiccate doti fisiche e atletiche non passano inosservate: il Cagliari si assicura le prestazioni del giovane ragazzo che, presto, esordisce nel campionato italiano; quella contro il Venezia sarà la prima di altre 274 presenze con la maglia rossoblù. L’avventura in terra sarda, però, non comincia nel migliore dei modi: il club retrocede in serie cadetta, Suazo rimane e contribuisce con i suoi gol, ben 19, alla risalita in A. La stagione 2005/2006 rimane, senza dubbio, la migliore della sua carriera: in campionato, affiancato da un campione dal calibro di Gianfranco Zola, l’honduregno trova la via del gol per 22 volte: superato il record di reti segnate in una singola stagione che, fino ad allora, apparteneva alla storica bandiera del club, Gigi Riva.

Durante la sessione estiva di calciomercato del 2007, David Suazo è il protagonista indiscusso: tutti lo vogliono, big incluse. E’ un vero e proprio derby della “Madonnina”: Inter e Milan vogliono comprare il bomber. Decisiva è la volontà del calciatore: infatti, dopo aver trovato un accordo di massima tra il Cagliari e il club rossonero, Suazo sceglie di vestire la maglia del Biscione, forte della fiducia dimostratagli da Mancini e dalla volontà di averlo in squadra. Nonostante una concorrenza serrata, Suazo riesce a ritagliarsi il suo spazio: al termine della stagione conquisterà lo scudetto sotto il diluvio di Parma. Con l’arrivo di Mourinho, “la pantera nera” si trasferisce in prestito al Benfica prima e, al Genoa, poi: a causa di una serie di infortuni, Suazo non riesce più a trovare la giusta condizione fisica che gli possa permettere di giocare con continuità. L’honduregno firma il suo ultimo contratto da professionista nel 2011 con il Catania: condizionato da continui acciacchi e ricadute decide, nel 2013, di ritirarsi e di essere ricordato come uno dei più grandi “what if?” della storia recente del nostro campionato.

David Suazo e la Sardegna: oggi è l’allenatore del Carbonia

Poco dopo il ritiro, Suazo entra a far parte dello staff tecnico del Cagliari di Ivo Pulga e, l’anno successivo, di Gianluca Festa. Nel 2017 prende il patentino come tecnico professionista a Coverciano. La prima esperienza in panchina, al Brescia affiancato da Ivo Pulga, si rivela un vero e proprio flop; l’esonero arriva dopo appena 5 gare, raccogliendo in campionato 2 punti in 3 giornate.

Il 12 maggio 2021, David Suazo, viene annunciato nuovo allenatore del Carbonia, club sardo militante in Serie D. Termina la stagione al nono posto, sfiorando di sette punti la zona play-off. L’ex Cagliari viene riconfermato ma i biancoblù non centrano la salvezza, fatale la sconfitta agli spareggi contro il Formia di Starita. Il Carbonia ripartirà dall’Eccellenza. Il presidente Canu, dopo la lettera a cuore aperto ai suoi tifosi, spera di poter tornare a gioire il prima possibile in D con Suazo, riconfermato sulla panchina del club.

A cura di Lorenzo Bloise