29 Maggio 2023

Castellanzese, il dg Asmini: “C’è molto da lavorare e da cambiare”

Il direttore generale della Castellanzese Salvatore Asmini fa il punto sulla stagione dei neroverdi

È tempo di rifondazione in casa Castellanzese dopo l’ultima stagione di Serie D. A tre giorni dalla separazione con l’allenatore Achille Mazzoleni i neroverdi hanno molto da pianificare in vista della prossima annata. A parlare dei programmi del club lombardo è il direttore generale Salvatore Asmini. “È stata un’annata difficile. – dice il dg ai canali ufficiali della società – La cosa che dispiace di più è il non aver dato quelle soddisfazioni che la famiglia Affetti si merita per l’impegno, il sacrificio e la correttezza che ha nei confronti di tutti, e anche per i nostri tifosi sempre presenti al Provasi“.

Castellanzese, Asmini: “Per il prossimo allenatore ci sono diverse opzioni”

La prima scelta da compiere per Asmini sarà quella del nuovo allenatore della Castellanzese. Come da lui confermato, al momento ci sono diverse opzioni. “Spero tra due o tre giorni di scegliere la persona che dovrà guidare la squadra“, dichiara il dg neroverde, che spende anche due parole per Achille Mazzoleni: “Ringrazio lui e il suo staff per il lavoro svolto“.

In chiave mercato, Asmini non si sbilancia: “Credo che quest’anno tre/quattro ragazzi classe 2005 verranno aggregati alla prima squadra. Per il resto, devo ovviamente aspettare la scelta del nuovo allenatore per poter concordare gli innesti da fare“. Il diktat però è chiaro: sarà un’estate di grosse modifiche: “Ci sarà molto da lavorare e cambiare“.

Asmini: “Bisogna costruire una Castellanzese competitiva”

In vista della prossima stagione Salvatore Asmini ha grandi progetti per la Castellanzese. Molte delle ambizioni dei neroverdi dipenderanno dal girone di campionato, tema su cui il dg non ha molte preferenze: “Visto che tutti in questo periodo si chiedono quale sarà, potremmo avere delle preferenze ma non sta a noi scegliere, bisogna solamente allestire una squadra competitiva e pronta. In un raggruppamento si gioca più a calcio, mentre nell’altro si è più puntati sull’agonismo e la fisicità”.