20 Settembre 2022

Caso Figline: arriva lo sconto di pena per giocatori e allenatore

Ridotte le condanne per i calciatori Privitera e Saitta, per l'allenatore Beccattini e l'ex ds Frediani

Nuovo capitolo del caso Figline. La Corte federale d’appello ha rivisto le condanne sportive per i soggetti coinvolti, concedendo uno sconto della pena. Respinto invece il ricorso del presidente della società toscana Simone Simoni, condannato in primo grado a tre anni per omessa denuncia.

Caso Figline, la decisione della Corte d’appello

I giudici della Corte, presieduti dal dottor Mario Luigi Torsello, hanno deciso per uno sconto di pena per i calciatori Mattia Privitera e Andrea Saitta: nove mesi lontano dai campi più un anno e mezzo di volontariato. Entrambi erano stati condannati in primo grado (assieme al portiere Vanni Burzagli, che però ha deciso di non fare appello) a due anni di squalifica. Pena sostanzialmente dimezzata anche per l’allenatore Marco Beccattini: da tre anni a un anno, con l’aggiunta anche per lui di un anno e mezzo di lavori socialmente utili. Sconto anche per l’ex direttore sportivo Emiliano Frediani, inizialmente condannato a cinque anni di inibizione dai campi: squalifica ridotta di 18 mesi, per un totale dunque di tre anni e sei mesi. Infine, nonostante il ricorso respinto, l’avvocato del presidente Simoni, Federico Bagattini, si è comunque detto “soddisfatto per il fallito tentativo di far passare il mio assistito come ideatore e partecipe“.

Tau – Figline, la partita incriminata

Il caso Figline si è aperto l’11 maggio scorso, durante la partita contro il Tau, giocata in casa di questi ultimi e valevole per la promozione in Serie D. Figline, Tau e Livorno facevano infatti parte del mini girone a tre formato dalle vincenti dei raggruppamenti di Eccellenza. Un match sostanzialmente equilibrato, in bilico sul risultato di 1-1 fino a qualche minuto dalla fine. A quel punto, i padroni di casa mettono a segno quattro gol, chiudendo la partita sul 5-1. Una goleada favorita dai giocatori del Figline, che avrebbero smesso di reagire alle azioni d’attacco degli avversari. L’obbiettivo sarebbe stato quello di porre il Tau in vantaggio come differenza reti nei confronti del Livorno. Questo avrebbe costretto i labronici a vincere l’ultimo match del girone contro la formazione di Altopascio. Il Tau alla fine vinse quella partita, aggiudicandosi il primo posto, con il Figline che si “guadagnò” la promozione in D in seconda posizione.