9 Marzo 2022

Brindisi, parla il presidente Arigliano: “Soddisfatti di questo periodo, in futuro sogno la C”

In una intervista per SerieD24, il numero uno del Brindisi parla anche di come ha costruito la squadra

In una intervista a Seried24, il numero uno del Brindisi, Daniele Arigliano, parla dell’ottimo periodo di forma del club pugliese. Tra gli argomenti toccati anche la vittoria odierna contro la Nocerina.

La rivoluzione dopo aver toccato il fondo

Le prime parole di Daniele Arigliano si concentrano sulla rivoluzione fatta alcune partite dopo l’inizio di stagione: La situazione era catastrofica. Dopo nove giornate e zero punti bisognava dare una scossa, e l’ho data cambiando dg, ds e allenatore. Nicola Dionisio (il nuovo ds) è una vecchia conoscenza del calcio brindisino, e mi ha subito consigliato Nello Di Costanzo come allenatore. Io, Dionisio e Di Costanzo abbiamo ricostruito una squadra con le giuste persone, la giusta età ed i ruoli esatti.”

Proprio Arigliano definisce il cambiamento come una rivoluzione, dove “mancavano cambi negli under, ed i mercati aperti dalla Serie C e D ci hanno fatto attingere bene dalla quarta serie. Dionisio, dopo aver accettato l’incarico, avrebbe portato un allenatore in grado di cambiare le carte in tavola. Quando è arrivato Di Costanzo avevamo le idee chiare, gli abbiamo dato delle garanzie di mercato. Niente colpi esplosivi, ma innesti mirati e spese corrette.”

La rinascita e le cinque vittorie consecutive

Spazio anche alle ultime partite, dove i pugliesi hanno collezionato cinque vittorie consecutive. Il patron degli adriatici, sorridendo, dice: “Non essere soddisfatti dopo questi risultati, anche con squadre tra le prime dieci, sarebbe severo da parte mia. Come presidente uso bastone e carota per tutti, ma è difficile anche per le formazioni più attrezzate trovare una serie così positiva di risultati. Un esempio? La Nocerina, che è venuta da noi con cinque vittorie di fila ed ha perso. Questo periodo è un ottimo segnale. Siamo molto soddisfatti dell’andamento degli ultimi mesi, anche se non siamo una grande squadra.”

Nel recupero della 22esima giornata, il Brindisi si è imposto per 1-0 proprio contro la Nocerina. Per il numero uno biancazzurro è stata una vittoria fondamentale: “La Nocerina è la squadra più forte incontrata nelle ultime partite. Hanno giocatori ottimi ed una difesa che concede davvero poco, il loro è un organico completo. Se non fosse stato per i problemi societari di inizio stagione, i rossoneri sono una squadra che potrebbero stare tra le prime cinque.”

Grazie alla vittoria sui campani, la squadra allenata da Di Costanzo si è portata a quota 30 punti, fuori dalla zona play-out.

Gli obiettivi per la prossima stagione in caso di salvezza

La prossima stagione, in caso di permanenza in Serie D, al momento è ancora un mistero. Arigliano spiega che: “Sono tutti in trepidazione di sapere cosa comporterà la nuova riforma che prevede la Serie D Élite. Noi ci attrezzeremo in modo da poter ottenere molte soddisfazioni, e sicuramente l’anno prossimo non commetterò gli errori di inesperienza commessi quest’anno. L’esperienza è il miglior maestro, e il Brindisi la prossima stagione, ci auguriamo, farà un campionato da alta classifica.”

Brindisi
L’allenatore del Brindisi Di Costanzo

“Il nostro sogno è il Brindisi tra i professionisti”

Il presidente non si limita alla prossima stagione, ma si pone obiettivi e sogni anche per quelle a venire. Arigliano infatti, ha un sogno che è anche quello della città intera: “Riportare il Brindisi nel calcio professionistico. La D Élite viene intesa come calcio professionistico, ma con costi gestionali più ridotti rispetto alla Lega Pro. Se invece la riforma dei campionati tarda ad arrivare, proveremo in tutti i modi ad essere candidati al salto di categoria.”

E proprio sul salto di categoria il patron brindisino rispolvera i ricordi di appena un decennio fa: “Quando oggi vedo il girone C di Serie C, vedo esattamente il girone del Brindisi con Andria, Taranto, Francavilla, Foggia e Monopoli. Erano tutte dirette concorrenti che militavano nel nostro girone, con cui abbiamo battagliato e fatto spettacoli, anche a livello di tifo.

A cura di Edoardo Discacciati