20 Marzo 2023

Coverciano: invitati nel ritiro della nazionale due giovani arbitri aggrediti tra i dilettanti

I due giovani direttori di gara hanno preso parte alla conferenza stampa insieme a Mancini

A volte il calcio mostra il suo lato peggiore, quello più violento e aggressivo. Si legge spesso di episodi gravi avvenuti spesso e volentieri nei campi dilettantistici dove i giovani arbitri si trovano da soli. Infatti come ha ricordato oggi il vice-presidente AIA Bucciglioni, solo in questa stagione sono oltre 200 le aggressioni subite dai direttori di gara. Violenze che sono state già state condannate dal presidente Gravina durante l’ultimo consiglio federale.

Altre volte però il calcio si ricorda dei suoi valori, della sua etica e quando questo avviene si possono raccontare anche belle storie. Andrea Arnone e David Bartolotta questi due lati li hanno affrontate a viso aperto nelle ultime settimane. I due giovani arbitri hanno sperimentato il peggio e il meglio che il calcio ha da offrire. La vergogna e la paura di essere aggrediti in campo e il sogno di ritrovarsi nel luogo di culto per eccellenza del calcio italiano: Coverciano.

Aggressione arbitro

La storia dei due giovani arbitri invitati a Coverciano

Come ricorda la FIGC nel suo comunicato, circa un mese fa Andrea Arnone veniva aggredito al termine di Nuova Oregina–Anpi Casassa, una partita di Under 14 ligure. Ad assalire il 18enne direttore di gara un dirigente 44enne della squadra di casa. Pugni, colpi alla testa e al volto. L’arbitro costretto ad andare al pronto soccorso che gli diagnosticherà 25 giorni di prognosi.

David Bartolotta invece arbitrava una gara di Promozione siciliana lo scorso 4 marzo. Le brutte immagini della sua aggressione, nella gara tra Villarosa e Pro Falcone sono state riprese da diverse testate. Assalito dai giocatori della squadra di casa il direttore di gara si è trovato costretto a cercare riparo negli spogliatoi.

Arbitri Coverciano
Foto da comunicato FIGC

Oggi però, il calcio è tornato a mostrare la sua faccia più bella e pulita, quella della solidarietà e della condanna contro ogni forma di violenza. Proprio per questo Andrea e David si sono seduti accanto al Ct della Nazionale, Roberto Mancini, nella conferenza stampa che ha aperto il raduno della Nazionale a Coverciano.

I due arbitri a Coverciano: “Con il passare del tempo cresce la voglia di tornare in campo”

Accompagnati dal vice presidente dell’AIA, Duccio Baglioni, e dal Presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci, i due giovani arbitri, nella sala stampa di Coverciano al fianco di Roberto Mancini, hanno parlato poi della loro esperienza.

Essere qua a Coverciano è una grande emozione” esordisce Andrea Arnone, che poi continua: “La mattina, quando ti svegli poi vai ad arbitrare, non immagini che possa succedere un avvenimento così grave. Ma con il passare del tempo, cresce la voglia di tornare in campo. Cosa mi sento di dire? Ai calciatori di pensare al gioco, di divertirsi e pensare a migliorarsi; le stesse cose che direi a un mio collega. E agli allenatoti e ai dirigenti, che per prima cosa devono essere degli educatori. Perché il calcio è un divertimento”.

Arbitri Coverciano
Foto da comunicato FIGC

“È un vero piacere- commenta David Bartolotta– essere stato invitato, anche perché non ero mai stato a Coverciano. Ed essere qui, durante il raduno della Nazionale, è davvero emozionante. E sulla sua esperienza commenta: “Io penso ai calciatori, a chi pratica questo sport e ai dirigenti, e noi arbitri siamo persone come loro: non devono vederci come dei nemici, ma come dei garanti per far sì che una partita si possa svolgere. Ai miei giovani colleghi, dico di non abbattersi mai, perché la passione vince su tutto.

Roberto Mancini: “Senza arbitri non si può giocare”

Alla fine della conferenza è intervenuto anche il C.T. della nostra nazionale, Roberto Mancini. Presente durante gli interventi dei ragazzi ha ascoltato in religioso silenzio prima di chiudere con un commento sulle vicende e un augurio ai due ragazzi presenti in sala stampa. “Il calcio è il gioco più bello del mondo– afferma l’allenatore ex Inter- quando siamo bambini tutti vogliamo giocare, ma senza arbitri non si può. Auguro a chi è accanto a me che possa arrivare fino alla Serie A”.