15 Gennaio 2022

Dalla Fossil Cup all’esordio in Serie A: chi è Andrei Motoc

Dalle giovanili del Sasso Marconi alla Salernitana, passando per Carpi: la storia di Andrei Motoc, al suo esordio in Serie A con la Salernitana

La Salernitana è in emergenza Covid e ciò, pur essendo un danno per la squadra e per Colantuono, è una grande occasione per qualche giovane per fare l’esordio in prima squadra: oggi è il caso di Andrei Motoc, difensore centrale classe 2002 alla sua prima partita in Serie A

Per Motoc sarà la sua terza volta in prima squadra, dopo esser andato in panchina in Coppa Italia contro il Genoa e in campionato contro il Verona. In quel caso però, il centrale moldavo, non aveva esordito. Oggi addirittura la sua prima in Serie A coincide anche con la sua prima da titolare, con una grande responsabilità: arginare Immobile e compagni. La storia di Andrei Motoc, come per molti, comincia però dai dilettanti, esattamente dal settore giovanile del Sasso Marconi.

La vittoria in Fossil Cup e l’arrivo al Carpi: gli inizi di Andrei Motoc

Tutto nasce dalla vittoria del Sasso Marconi in Fossil Cup, prestigioso torneo giovanile. In quell’occasione, il centrale difensivo non solo realizzò un’insolita doppietta in finale (vinta 1-4 dalla sua squadra) per un difensore, ma fu anche eletto MVP del torneo, attirando su di sé gli occhi di Gianluca Vecchi, responsabile del settore giovanile del Carpi. La squadra carpigiana non esitò un attimo e decise di tesserarlo in quella stessa estate. Qui rimane un paio di stagioni, esordendo nel 2020/21 anche in Serie C contro il Legnago.

Fonte foto: “Giornale di Reggio”

Le ottime prestazioni nella Primavera del Carpi, convinsero la Salernitana a puntarci nella scorsa estate. Arrivato in Campania, fu aggregato alla Primavera, con cui ha fin qui totalizzato 9 presenze e un gol (il “vizietto” è rimasto). Adesso, anche a causa dei tanti contagiati all’interno del Gruppo Squadra, per Motoc è arrivata una grande occasione: l’esordio da titolare nella massima serie. Probabilmente avrebbe preferito un avversario più “morbido” rispetto a Immobile, ma il moldavo avrà fame e voglia di dimostrare che per lui, oggi, è solo l’inizio di una carriera nella massima serie.