12 Aprile 2022

Amantino Mancini e quell’amore mai sbocciato con il Foggia

Ripercorriamo la breve avventura dell'ex Roma sulla panchina dei rossoneri

L’estate del 2019 non ha lasciato un bel ricordo nella mente dei tifosi del Foggia che a giugno, si vedono venire incontro l’ennesimo fallimento societario che costringe il club rossonero a dover ripartire dalla Serie D. La nuova società vede come presidente la figura di Roberto Felleca, il quale nomina come allenatore Amatino Mancini. All’italo-brasiliano viene quindi affidato il difficile compito di riportare il Foggia tra i professionisti. La storia tra l’ex Roma e il club pugliese però dura davvero poco: dopo la prima giornata di campionato infatti, i rossoneri escono sconfitti dalla gara contro il Fasano e la società decide di far allenare la squadra il lunedì seguente alle 6 del mattino. Decisione che, coadiuvata ad alcune divergente tra l’ex giocatore e la dirigenza, porta lo stesso Mancini a presentare le dimissioni.

Il ritorno in patria

Nel settembre del 2020 Mancini torna in patria e viene nominato come allenatore del Villa Nova Atletico Clube. Un club speciale per lui visto che proprio qui, nella stagione 2015/16, appende gli scarpini al chiodo. In questa nuova avventura, l’ex Roma ritrova una una vecchia conoscenza della Serie A: Maicon. Il terzino ex Inter infatti, all’età di 39 anni, decide di mettersi in gioco e firma con il club allenato proprio da Mancini.

Il gol di tacco nel derby

Quando si pensa ad Amantino Mancini, il primo ricordo che viene in mente a qualunque tifoso, è quello straordinario gol di tacco nel derby. E’ il 9 novembre del 2003, Stadio Olimpico in Roma. Il punteggio è fermo sullo 0-0 quando mancano poco meno di 10 minuti alla fine, ma è proprio in questo momento che viene realizzato uno dei gol che segnerà per sempre la storia nei derby della capitale. Il calcio di punizione battuto da Cassano trova l’italo-brasiliano che con un colpo di tacco sopraffino buca Sereni.

A cura di Davide Balestra