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Altamura, Direnzo: “Serie C? I sogni possono diventare realtà”

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L’Altamura del presidente Filippo Direnzo continua a sognare. I biancorossi sono primi in classifica e iniziano a pensare concretamente al salto nei professionisti. Una grande prima parte di campionato della formazione di Giacomarro ha reso possibile che la squadra passasse le vacanze natalizie con sei punti di vantaggio sulle inseguitrici.

In un’intervista al Corriere dello Sport Filippo Direnzo, presidente dell’Altamura, ha fatto il punto della situazione dei murgiani. Il numero uno biancorosso ha parlato di diversi temi: dal progetto del club al sogno Serie C, fino a un commento su Nicola Loiodice, capocannoniere del girone blindato dalla dirigenza.

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Altamura, Direnzo: “La strada è lunga. Loiodice? Non si tocca”

Le dichiarazioni del presidente dell’Altamura, Filippo Direnzo, ai microfoni del Corriere dello Sport: “Ci aspettavamo di lottare per le prime posizioni ma non di avere questo vantaggio sulle inseguitrici. La strada però è ancora lunga. Il nostro è un progetto triennale ad ampio raggio. Siamo migliorati come squadra e come club”

In passato abbiamo commesso passi falsi ma questi ci hanno aiutato a crescere. Probabilmente ne commetteremo ancora ma noi facciamo di tutto per evitarli. Il calcio, però, non è una scienza esatta. Puoi prendere i più forti sul mercato e non vincere lo stesso“.

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Loiodice? Parliamo del capocannoniere del campionato, un elemento – afferma Direnzo – per noi indispensabile. Ce lo teniamo stretto. Convincere lui e altri a restare ad Altamura non è stato difficile, qui non manca niente a nessuno. C’è un importante spirito di riconoscenza“.

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Il presidente dell’Altamura chiude così: “Serie C ancora un sogno? Ce lo dirà il campo. A volte, però, i sogni diventano realtà. E stiamo facendo di tutto per far sì che ciò avvenga. Finora sia la squadra che la società si sono comportate al meglio. Stiamo dimostrando totale impegno verso questa causa difficile ma allo stesso tempo affascinante. Abbiamo già allertato il Comune per i lavori di adeguamento del “D’Angelo” in caso di professionismo“.