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Torma: “Il calcio italiano dovrebbe prendere esempio dall’Inghilterra”

Torma (Telesveva)

Una lezione di calcio estero e non solo. Il professore si chiama Gianluca Torma, ex direttore sportivo e collaboratore di tante grandi squadre (Empoli, Ternana, Frosinone e Udinese) che ha deciso di compiere una scelta di vita: lasciare l’Italia e il calcio italiano per ampliare i suoi orizzonti. La destinazione è stata Londra, ad aspettarlo il Watford della famiglia Pozzo in cui ricopre il ruolo di scouting. Con lui abbiamo parlato di calcio italiano e inglese, delle differenze che ci sono e di ciò che andrebbe migliorato. Ovviamente non potevano mancare le domande sulla Serie D e sul suo Girone H.

Gianluca Torma con il direttore sportivo del Watford Cristiano Giarett

Gianluca Torma: “Watford, una società di primissimo livello”

Il punto di vista è di uno che, partito dai dilettanti in Italia, ha avuto coraggio e forza per compiere il grande salto arrivando a lavorare per un’organizzazione iscritta alla lega più competitiva del mondo. E così, quando gli chiediamo delle differenze tra le due realtà, lui ci risponde che la Premier League deve arrivare ad essere un campionato di riferimento per tutto il movimento calcistico italiano. “In Inghilterra c’è un’attenzione all’aspetto infrastrutturale altissima. Ogni club ha uno stadio di proprietà e già da questo punto di vista stanno avanti. Inoltre, una cosa importante e non ultima, se pensiamo al fatto che il Frosinone andrà in Serie A e guadagnerà 25 milioni di diritti televisivi, in Inghilterra il Luton Town passerà dalla Championship alla Premier guadagnando 110 milioni: quattro volte di più“.

Brindisi

Ci racconta con orgoglio e soddisfazione della realtà in cui lavora: “Watford si trova a 22 chilometri da Londra e vanta un centro sportivo bellissimo. Sei campi d’allenamento per la prima squadra, 5 per le accademie, gli uffici e poi uno stadio di proprietà da più di 20 mila posti sempre sold-out. Un altro mondo“. Una filosofia impostata dal patron Pozzo e secondo lui da prendere d’esempio: “L’erba degli impianti del Watford e Udinese è stupenda. Sia loro che i friulani hanno di fatti lo stesso giardiniere. Non a caso l’Udinese sotto questo aspetto è un passo avanti rispetto alle altre squadre. Pozzo è uno di quegli imprenditori, insieme a De Laurentis e Lotito, che sa fare calcio. In questi due anni a livello professionale sono cresciuto tanto perché c’è una rete scounting mondiale importante. Si comprano giocatori a 2 massimo 4 milioni per poi rivenderli a 20, come è stato con Joao Pedro, classe 2001, che l’ha comprato il Brighton a 30 milioni“.

Torma sul Brindisi: “Promozione meritata. La Cavese riparte con Logiudice: ottima mossa”

Si torna a parlare poi della Serie D, un campionato in cui Torma è cresciuto umanamente e professionalmente. Da grande esperto del Girone H il primo commento non poteva che andare al Brindisi, neo promosso in Serie C: “Sono stati bravi a crederci fino alla fine. Nel momento in cui si parlava dell’esonero di Danucci, si è compattato l’ambiente e sono riusciti ad arrivare allo spareggio finale con un piglio diverso rispetto alla Cavese che è crollata. Il Brindisi ha meritato di vincere“. Un momento difficile per la Cavese, pronta subito a ricostruire: “Credo che la Cavese abbia già inserito un ottimo tassello per la dirigenza – dice Torma – ovvero l’arrivo di Logiudice. La figura del direttore sportivo è fondamentale. Parecchie società non capiscono questo: assumono prima l’allenatore, poi il direttore. Così facendo si rischia di non creare la giusta sinergia tra le parti non facendo poi un buon lavoro. Logiudice è un ottimo professionista e Cinelli può essere l’uomo giusto visto che i due hanno già lavorato bene insieme“.

Nardò: “Può fare un’ottima stagione”. Casarano: “Deve riscattarsi”

Alcune parole poi su Nardò e Casarano, due delle realtà più importanti del campionato: “Il Nardò può fare il salto di qualità. Nicola Ragno è un allenatore che stimo tantissimo, veniva da annate un po’ deludenti, ha dimostrato quest’anno di conoscere bene la categoria. Fa giocare bene la sua squadra, cosa che in questa categoria non è facile a causa dei campi difficili. Ragno è uno di quelli che conosce tutto il girone benissimo e potrà fare una grande stagione. Il Casarano invece ha una grande proprietà ma deve riscattarsi dopo un’annata deludente. Se ripartirà da Montervino sarà positivo: avrà un direttore che aveva vinto la Serie D a Taranto e secondo me si vuole riscattare e ai nastri di partenza sarà un altra squadra che si presenterà come pretendente per la vittoria del campionato“.

Torma (Telesveva)

Infine, parola sul futuro: “A Watford sto crescendo molto. Sono contento del lavoro che sto facendo e voglio ancora lavorare con una società di primissimo livello e continuare ad imparare dai campionati esteri“.

A cura di Diego Sarti