17 Marzo 2024

Il Siena torna in Serie D: da Chiesa a Flo, quanti volti noti passati per il club

L'ultima volta volta risale alla stagione 2014-15, poi terminata con la promozione in Lega Pro

E’ un giorno storico per il Siena. Il club toscano, grazie alla vittoria contro Baldaccio Bruni, è aritmeticamente promosso in Serie D. Un cammino netto di una squadra che fino ad ora ha sbagliato poco e nulla, ritrovandosi ancora imbattuta alla trentesima giornata di campionato. Tra gli artefici di questo capolavoro c’è sicuramente l’allenatore Lamberto Magrini, abile nell’assembleare in poco tempo tutti i meccanismi della squadra.

Altro grande protagonista di questa scalata è Tommaso Bianchi. Anima, cuore ed esperienza di questo nuovo Siena ripartito dall’Eccellenza dopo il fallimento nella scorsa stagione in cui militava in Serie C. Un percorso per certi versi strano quello del 35enne, mosso da un amore per una città e una regione da sempre attaccati alle proprie origini come la Toscana.

Siena Bianchi

Siena, la forza del collettivo

Il Siena è ritornato in Serie D anche grazie alla forza del collettivo e non solo con le giocate dei singoli: dai 12 gol di Elia Galligani agli 8 di Filippo Boccardi, senza dimenticare la classe e l’esperienza di Giovanni Ricciardo a quota 5. Un pacchetto di qualità ed esperienza che ha garantito numeri da record visti i 54 gol realizzati e i 14 subiti.

Siena Ricciardo

Siena, l’ultima volta in Serie D risale al 2014-15

Dopo 43 anni tra i professionisti, il Siena torna a disputare un campionato dilettantistico nel 2014-15. Inserita nel Girone E, i ragazzi guidati da Massimo Morgia vinsero il titolo e ritornano subito in Lega Pro. L’allenatore arrivava dalla Pistoiese neopromossa in Serie D, e con se porta alcuni pilastri di quella squadra come l’ex bandiera degli arancioni Lorenzo Collacchioni e il giovane Simone Minincleri.

I 72 punti conquistati permisero al Siena di mettersi alle spalle squadre come Poggibonsi, Rieti e Ponsacco che cercarono di infastidire il percorso la compagine bianconera. Tra i pilastri di quella squadra c’erano anche Daniele Portanova e Simone Vergassola, due bandiere del club rimaste svincolate dopo il fallimento.

Siena

Da Enrico Chiesa a Mario Frick: i volti noti passati per Siena

Siena ha un certo fascino, non solamente dal punto di vista estetico. Il club, che vanta circa una ventina di partecipazioni tra Serie A e B, ha visto calpestare l’erbetta del “Franchi” a diversi volti noti del calcio italiano e non. In particolare Enrico Chiesa, dal 2003 al 2008 con uno score di oltre 100 presenze e numerosi gol che hanno portato il Siena anche a salvezze tranquille. Spazio anche per Massimo Maccarone, Emanuele Calaiò, Mario Frick, Roberto D’Aversa, Tore Andrè Flo, Riccardo Zampagna e tanti altri ancora.

Piacenza Maccarone

Quella storica semifinale di Coppa Italia

Nel 2011-12, il Siena si rese protagonista anche in Coppa Italia. Con Giuseppe Sannino in panchina, i toscani riuscirono ad arrivare fino in semifinale per poi arrendersi di fronte al Napoli che vincerà il trofeo contro la Juventus. L’elettrizzante ottavo di finale contro il Palermo vinto ai rigori, la vittoria per 1-0 contro il Chievo e il 2-1 del “Franchi” contro i partenopei che però non bastò visto che al ritorno l’autogol di Vergassola e l’immancabile timbro di Cavani misero la parola fine all’avventura dei bianconeri in Coppa Italia.

In campionato, invece, il Siena conquistò una salvezza tranquilla grazie al 14^ posto. Autori di quella grande stagione furono sicuramente Franco Brienza e Mattia Destro, autore di 12 gol in campionato.

Brienza Ischia

Missione compiuta per Tommaso Bianchi

Missione compiuta per Tommaso Bianchi che, come ribadito in una recente intervista rilasciata ai nostri microfoni, aveva come obiettivo quello di riportare il Siena in D: Per la prima volta in carriera mi ritrovo in Eccellenza ma la cosa non mi spaventa. L’importante è riportare questo club dove merita“.

Già protagonista di una cavalcata con il Sassuolo verso la Serie A, Bianchi ha promesso lo stesso percorso con il Siena“Sono due realtà diverse, mi auguro di portare il club almeno in C anche perché l’età ormai avanza (ride ndr.). Servono strutture di allenamento e stadi adeguati per andare avanti e creare qualcosa di costruttivo“.