15 Febbraio 2024

Siena, Bianchi: “Qui per riportare il club dove merita. Peccato per lo stadio”

L'ex Piacenza, Sassuolo e Leeds si racconta ai nostri microfoni

Siena Bianchi

Tommaso Bianchi è anima, cuore e esperienza di questo nuovo Siena, ripartito dall’Eccellenza dopo il fallimento nella scorsa stagione in cui militava in Serie C. Un percorso per certi versi strano quello del 35enne, mosso da un amore per una città e una regione da sempre attaccati alle proprie origini come la Toscana.

Una carriera di altissimo livello quella del centrocampista, passato soprattutto per Piacenza, Ascoli e Sassuolo in Serie B e protagonista della storia prima promozione in A. Senza dimenticare la stagione in Championship con il Leeds dei vari Silvestri, Bellusci e Antenucci. A SerieD24.com, il capitano ha raccontato la sua seconda vita a Siena con una promessa: “Riportarla almeno in C”.

Bianchi e l’amore per il Siena: “Ecco perchè sono tornato”

Dopo i due anni in bianconero e la parentesi con il San Donato, Tommaso Bianchi ha deciso di sposare il nuovo progetto del Siena. Una storia particolare, quella di un club fallito e che è dovuto ripartire dall’Eccellenza. Ma al giocatore questa cosa non ha fatto paura: “Ho deciso di tornare qui perchè prima di tutto mi sono trovato bene e sono nato a Follonica, a pochi chilometri da qui. Per la prima volta in carriera mi ritrovo in Eccellenza ma la cosa non mi spaventa. L’importante è riportare questo club dove merita”.

Siena Bianchi
Ufficio Stampa Siena

“Stiamo facendo un campionato spettacolare ma non dobbiamo cullarci. – continua il centrocampista – Abbiamo fatto tantissimi risultati utili consecutivi, è qualcosa di eccezionale. Non avevo mai visto Serie D e Eccellenza e devo dire che come realtà siamo stati bravi a calarci subito. E’ un campionato interessante, ci sono un sacco di società preparate sia atleticamente che tecnicamente”.

“Essere capitano è una bella responsabilità. E sullo stadio…”

Una fascia di capitano, quella consegnata dal Siena a Tommaso Bianchi a dimostrazione della grande qualità ed esperienza che ha portato questo ragazzo ai compagni da inizio stagione: “Sono sempre stato scettico sul fare questo ruolo. Sono dell’idea che uno debba dimostrare attaccamento sempre. Cercare di caricare di responsabilità anche i più giovani. Io cerco sempre di dare il mio meglio e portare in alto il nome di questo club”.

Siena

Da toscano doc, ruolo che è ancora più importante e identitario: Siamo sempre attaccati alla nostra terra, è vero. Quando giocavo fuori regione o all’Estero avevo sempre questo pensiero fisso durante le pause e ci sono sempre tornato”.

Unico neo di questo campionato il mancato utilizzo dello stadio “Artemio Franchi”: Davvero un peccato, ci avevano detto che avremmo potuto utilizzarlo a dicembre-gennaio ma non è stato così. Dispiace anche per lo spettacolo e per diversi ragazzi e società avversarie che avrebbero voluto giocarci all’interno. Quando giochi in impianti del genere hai più stimoli. E’ una situazione paradossale che speriamo si risolva presto. Ringrazio comunque i tifosi per il grande sostegno nei nostri confronti, non era scontato dopo tre fallimenti in nove anni”.

Bianchi e la promessa: “Sogno di portare il Siena in C. Piacenza? Spero salga”

Già protagonista di una cavalcata con il Sassuolo verso la Serie A, Bianchi promette lo stesso percorso con il Siena: “Sono due realtà diverse, mi auguro di portare il club almeno in C anche perchè l’età ormai avanza (ride ndr.). Vediamo come va questo campionato, poi penseremo al resto. Servono strutture di allenamento e stadi adeguati per andare avanti e creare qualcosa di costruttivo”.

Siena Bianchi

Ultima battuta su una squadra nel cuore del classe 1989, il Piacenza: “E’ la mia seconda casa, lì sono cresciuto sia calcisticamente che nel privato. Ci sono andato anche a scuola. Come Siena, è un club che alterna grande vittorie a stagioni di sofferenza. La Serie D non è facile da vincere ma sono sulla strada giusta, mi auguro che possano salire di categoria il prima possibile”.