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Angri, buona la prima di Di Costanzo: “Aspettavo la C, ma non potevo rifiutare. Squadra migliorabile”

Angri

Un una partita in cui è successo praticamente di tutto. Quarto KO di fila per il Santa Maria Cilento, questa volta contro l’Angri in pieno recupero. Il risultato è di 3-4 per i ragazzi di Di Costanzo, con tanto rammarico e delusione per i cilentani. Borgia sblocca l’incontro al 15′, poi Ascione e Longo per il ribaltone dell’Angri. A tempo scaduto il pari di Nunziante che manda le squadre negli spogliatoi. All’83’ Maiese sigla il gol del 3-2 destinato, però, a durare pochissimo: un minuto dopo sale in cattedra Kavin Giorgio che con una doppietta regala tre punti d’oro all’Angri in chiave salvezza.

Angri, Di Costanzo: “Psicologicamente c’era paura di sbagliare, ma abbiamo meritato di vincere”

Nel post-partita, Nello Di Costanzo celebra così il suo primo successo sulla panchina dell’Angri: “Quando sono arrivato ho già sottolineato che questo gruppo è sano. Il mio predecessore aveva creato già i presupposti affinché ci fosse unione e non ho avuto grandi difficoltà sotto l’aspetto cognitivo. Oggi in campo c’era una squadra che voleva vincere che però qualcosa ha concesso. Il Santa Maria Cilento ha fatto una grande partita, cercavano di costruire, portavano aventi le mezzali e ci hanno creato difficoltà. Nel complesso penso che abbiamo avuto più occasioni nonostante una partita equilibrata e rocambolesca.

A un certo punto potevamo anche perderla, ma allo stesso tempo anche vincerla come è successo. E’ stato un continuo di emozioni positive, ma quando ci sono stati momenti negativi non ho mai avvertito quella sensazione di rassegnazione perché sapevo che i miei non si sarebbero abbattuti. La conferma è arrivata sul quarto gol. Un bel mattone per raggiungere pian piano il primo obiettivo che è quello della salvezza. La squadra se crescerà nel tempo penseremo ad altro, ma per adesso l’obiettivo è questo”.

di costanzo angri

Questo era uno scontro diretto e vincendolo si acquista fiducia, autostima. C’era bisogno di una vittoria così entusiasmante, magari anche negli ultimi minuti. Dopo quattro sconfitte di fila c’era il pericolo della paura che poteva insorgere, ma ogni volta che siamo andati sotto la squadra non ha accusato il colpo e ha sempre messo la palla al centro provando a ricominciare. Psicologicamente c’era la paura di sbagliare. Non abbiamo fatto calcio spettacolo, ma costruito delle belle azioni che ci hanno portato al gol“.

“La passione del presidente è stata decisiva. Aspettavo la C..”

Di Costanzo sull’aver accettato l’offerta dell’Angri: “Col presidente Niutta ci avevo già lavorato in passato, e quando mi ha chiamato la sua passione trasudava. Io ero in attesa di qualche bel progetto in Serie C, però mi hanno convinto subito. La piazza ha entusiasmo, hanno accolto a braccia aperte il nostro presidente e anche oggi ci hanno seguito in tanti. La squadra, anche se migliorabile, aveva già un suo impianto con dei calciatori importanti”.

“Ho chiesto a Giorgio di restare nonostante un’offerta importante”

Di Costanzo, in conclusione, sulla prestazione di Kavin Giorgio che in settimana aveva ricevuto le lusinghe da una big dell’Eccellenza: Il quarto gol? Giorgio è stato straordinario. Quell’episodio ha fatto che capire che volevamo vincere. Abbiamo cercato di aiutarci, fare una buona fase difensiva che in alcuni casi non è stata adeguata, ma sempre con la consapevolezza di volerla vincere. Se non difendi bene contro il Santa Maria puoi farti male: non capisco come possano stare in quella situazione di classifica, dovrebbero avere qualcosa più perché è una squadra di qualità, ben organizzata, e nonostante queste sconfitte di fila vedo che prova sempre a giocare a calcio. Noi lo sapevamo e abbiamo cercato di coprire gli spazi”.

Ero convinto che Giorgio entrasse e facesse grandi cose, ma non due gol con un gesto tecnico straordinario di categorie superiori. Su di lui c’era anche una squadra importante di Eccellenza, tentennava, ma ci ho parlato motivandolo e facendogli capire che per noi è importante. In Serie D può fare la differenza, non è un rincalzo, ma un calciatore di qualità”.