5 Gennaio 2023

Non c’è tempo per l’ospedale, il capitano del Celano fa nascere la figlia

L'incredibile avventura di Giacomo Villa

Giacomo Villa Celano

In un campo da calcio, in un quarto d’ora possono succedere tantissime cose. Quello che però è successo in quei particolari 15 minuti, Giacomo Villa, capitano del Celano in Promozione abruzzese, non lo dimenticherà mai. Protagonista non un campo da calcio ma lui, sua moglie e loro bambina, che si è trovato costretto a far nascere. “È successo tutto nell’arco di un quarto d’ora: mia moglie ha avvertito prima dolori e poi le si sono rotte le acque. Era iniziata ad uscire mezza testa. A quel punto ho dovuto prendere una decisione“.

Villa Celano
Fonte: Facebook Celano Calcio

Il capitano si improvvisa ostetrico

Sembra una storia da film ma è successo davvero. Giacomo Villa, capitano del Celano, si è improvvisato ostetrico e ha fatto nascere sua figlia. Il parto era difatti previsto per il 7 di gennaio.

Villa Celano
Fonte: Facebook Celano Calcio

Nelle prime ore del mattino del 4 però la bimba ha avuto fretta di nascere e il papà si è improvvisato ostetrico perché non c’era tempo per andare in ospedale. Grazie all’aiuto telefonico di un’ostetrica professionista, Antonella Di Giampietro, il papà-ostetrico e mamma Pamela hanno dato alla luce la piccola Chiara. Quindici minuti che, proprio come può accadere in un campo da calcio, gli hanno cambiato la vita.

Celano Promozione
Fonte: Facebook Celano Calcio

Il racconto del capitano

Una bellissima storia finita nel migliore dei modi. Il capitano Villa racconta quanto accaduto: “È successo tutto nell’arco di un quarto d’ora: mia moglie ha avvertito prima dolori e poi le si sono rotte le acque. Era iniziata ad uscire mezza testa. A quel punto ho dovuto prendere una decisione, per cui in contatto telefonico con il 118 ho iniziato a tirare fuori lentamente la bimba mentre mia moglie spingeva e l’abbiamo coperta con un lenzuolo, poi in pochi minuti è arrivato il 118. Per fortuna è andato tutto bene e la bambina sta bene. Nel calcio gli ultimi quindici minuti delle partite sono sempre ad alta tensione, ma nulla a che vedere con i quindici minuti che ho vissuto ieri“.