31 Maggio 2023

Piacenza, vent’anni fa l’ultima partita in Serie A: la storia

La storia del club emiliano, ora voglioso di ritornare grande

Piacenza

C’è una città in cui il calcio scorre nelle vene di ogni abitante, una città che ha vissuto emozioni intense e ha alimentato sogni e speranze attraverso il pallone. Nel cuore dell’Emilia Romagna, si celano i ricordi e i trionfi del Piacenza. Quest’ultima ha dimostrato più volte che la passione e la forza possono superare qualsiasi ostacolo. Quasi vent’anni fa, i biancorossi, disputavano l’ultima partita in Serie A. La storia di questo club, dagli anni d’oro ad oggi è cambiata parecchio, l’unica cosa che non è mai cambiata è l’amore della tifoseria verso la maglia.

Piacenza, dove tutto ebbe inizio

Il Piacenza nasce nel 1919 come fusione di due società, il primo presidente è stato Giovanni Dosi, uno studente diciottenne. La squadra si presenta subito bene, ottiene grandi successi e in città si inizia a respirare un clima sportivo decisivo. Nel 1945, il Piacenza, viene ammesso nell’allora campionato misto di serie B-C e l’anno successivo, incredibilmente, disputa il primo campionato di Serie B. Emozioni pazzesche, il calcio è entrato in ogni famiglia emiliana. La società biancorossa ha partecipato a otto campionati nella massima serie tra il 1993 ed il 2003. Un dato da considerare assolutamente è l’unicità di schierare fino al 2001 soltanto calciatori esclusivamente italiani, per tale motivo è stato considerato uno dei settori giovanili con più scoperte italiane.

Piacenza, gli anni in Serie A e il fallimento

L’esordio nella massima serie avvenne il 29 agosto 1993. La squadra inizialmente si mantiene in zona salvezza e in Coppa Italia riesce ad eliminare il Milan grazie ad una rete di Gianpiero Piovani. All’ultima giornata, il Piacenza viene retrocesso in Serie B. Il ritorno in Serie A è imminente, con una mentalità sicuramente diversa e la voglia di dimostrare qualcosa in più. Tra i giovani del vivaio spicca un futuro campione del mondo, Filippo Inzaghi, successivamente ceduto al Parma. Un cambiamento radicale avvenne nel 1998-1999, sotto la guida dell’allenatore Giuseppe Materazzi, il Piacenza gioca un buon calcio e con ottimi calciatori: Stroppa, Vierchowod e alcuni giovani promettenti del vivaio come Simone Inzaghi e Alessandro Lucarelli.

Nella stagione 2002-2003 il club, dopo alcuni problemi con le vicende societarie, retrocede in Serie B. Negli anni 2010-2011, la società dopo varie esperienze, ha molteplici difficoltà economiche e la squadra venne costruita con calciatori svincolati e in prestito. All’inizio la squadra aveva un rendimento alto, successivamente quest’ultimo è scemato e inizia una crisi di risultati a causa del coinvolgimento di diversi calciatori all’interno dello scandalo Calcioscommesse. La squadra si ritrova retrocessa in Lega Pro, le difficoltà economiche aumentano e nel marzo 2012 la società dichiara il fallimento.

Piacenza, un club storico in Serie D

La storia del Piacenza è caratterizzata da alti e bassi costanti, come l’ultima stagione (2022-2023), in Serie C, la squadra biancorossa non riesce a trovare continuità e in 38 partite ha collezionato soltanto 38 punti. La formazione guidata dall’allenatore Matteo Abbate ha raccolto 8 vittorie, 14 pareggi e 16 sconfitte, retrocedendo così in Serie D. La prossima stagione, questo grande club storico, con un passato alle spalle in Serie A e Serie B dovrà porsi nuovi obiettivi per raggiungere nuovamente la promozione in Serie C. Il Piacenza è un simbolo di determinazione, passione e unità che ha resistito alle tempeste del tempo. La sua storia è una lezione di resilienza e di come l’amore per questo sport possa superare ogni avversità.