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Piacenza, vent’anni fa l’ultima partita in Serie A: la storia

Piacenza

C’è una città in cui il calcio scorre nelle vene di ogni abitante, una città che ha vissuto emozioni intense e ha alimentato sogni e speranze attraverso il pallone. Nel cuore dell’Emilia Romagna, si celano i ricordi e i trionfi del Piacenza. Quest’ultima ha dimostrato più volte che la passione e la forza possono superare qualsiasi ostacolo. Quasi vent’anni fa, i biancorossi, disputavano l’ultima partita in Serie A. La storia di questo club, dagli anni d’oro ad oggi è cambiata parecchio, l’unica cosa che non è mai cambiata è l’amore della tifoseria verso la maglia.

Piacenza, dove tutto ebbe inizio

Il Piacenza nasce nel 1919 come fusione di due società, il primo presidente è stato Giovanni Dosi, uno studente diciottenne. La squadra si presenta subito bene, ottiene grandi successi e in città si inizia a respirare un clima sportivo decisivo. Nel 1945, il Piacenza, viene ammesso nell’allora campionato misto di serie B-C e l’anno successivo, incredibilmente, disputa il primo campionato di Serie B. Emozioni pazzesche, il calcio è entrato in ogni famiglia emiliana. La società biancorossa ha partecipato a otto campionati nella massima serie tra il 1993 ed il 2003. Un dato da considerare assolutamente è l’unicità di schierare fino al 2001 soltanto calciatori esclusivamente italiani, per tale motivo è stato considerato uno dei settori giovanili con più scoperte italiane.

Piacenza, gli anni in Serie A e il fallimento

L’esordio nella massima serie avvenne il 29 agosto 1993. La squadra inizialmente si mantiene in zona salvezza e in Coppa Italia riesce ad eliminare il Milan grazie ad una rete di Gianpiero Piovani. All’ultima giornata, il Piacenza viene retrocesso in Serie B. Il ritorno in Serie A è imminente, con una mentalità sicuramente diversa e la voglia di dimostrare qualcosa in più. Tra i giovani del vivaio spicca un futuro campione del mondo, Filippo Inzaghi, successivamente ceduto al Parma. Un cambiamento radicale avvenne nel 1998-1999, sotto la guida dell’allenatore Giuseppe Materazzi, il Piacenza gioca un buon calcio e con ottimi calciatori: Stroppa, Vierchowod e alcuni giovani promettenti del vivaio come Simone Inzaghi e Alessandro Lucarelli.

Nella stagione 2002-2003 il club, dopo alcuni problemi con le vicende societarie, retrocede in Serie B. Negli anni 2010-2011, la società dopo varie esperienze, ha molteplici difficoltà economiche e la squadra venne costruita con calciatori svincolati e in prestito. All’inizio la squadra aveva un rendimento alto, successivamente quest’ultimo è scemato e inizia una crisi di risultati a causa del coinvolgimento di diversi calciatori all’interno dello scandalo Calcioscommesse. La squadra si ritrova retrocessa in Lega Pro, le difficoltà economiche aumentano e nel marzo 2012 la società dichiara il fallimento.

Piacenza, un club storico in Serie D

La storia del Piacenza è caratterizzata da alti e bassi costanti, come l’ultima stagione (2022-2023), in Serie C, la squadra biancorossa non riesce a trovare continuità e in 38 partite ha collezionato soltanto 38 punti. La formazione guidata dall’allenatore Matteo Abbate ha raccolto 8 vittorie, 14 pareggi e 16 sconfitte, retrocedendo così in Serie D. La prossima stagione, questo grande club storico, con un passato alle spalle in Serie A e Serie B dovrà porsi nuovi obiettivi per raggiungere nuovamente la promozione in Serie C. Il Piacenza è un simbolo di determinazione, passione e unità che ha resistito alle tempeste del tempo. La sua storia è una lezione di resilienza e di come l’amore per questo sport possa superare ogni avversità.