23 Gennaio 2022

Dalla Serie D all’esordio in Serie A: chi è Christos Kourfalidis

Dopo Altare e Cavuoti, altro esordio in Serie A per un giovane con un passato tra i dilettanti: Christos Kourfalidis, ex Foggia

Il Cagliari continua a lanciare giovani con un passato tra i dilettanti: dopo Giorgio Altare e Nicolò Cavuoti, oggi è il turno di Christos Kourfalidis, prodotto del settore giovanile sardo ma con un passato al Foggia, in Serie D. Kourfalidis, subentrato al 74′ ad Alberto Grassi, è un centrocampista classe 2002 ed è al suo esordio assoluto in Serie A.

In Serie A sì, ma non in prima squadra: il centrocampista greco aveva già giocato due volte titolare in Coppa Italia, destando anche un’ottima impressione appena 4 giorni fa contro il Sassuolo. Oggi Mazzarri gli ha concesso l’esordio in massima serie, ma la sua storia – come tanti – parte dai dilettanti: appena due stagioni fa infatti giocò con il Foggia in Serie D.

La carriera di Christos Kourfalidis

Cresciuto in Grecia, il Cagliari lo acquista giovanissimo – appena sedicenne – nel 2018/19 e lo aggrega agli Allievi nazionali: qui gioca 8 partite, ma entra anche nel giro della formazione Primavera nonostante la giovane età. L’anno successivo il Cagliari decide di “fargli fare le ossa” in Serie D, campionato sempre formativo per i giovani. Nel 2019/20 gioca infatti con la storica maglia del Foggia, vincendo il campionato e mettendo a referto ben 24 presenze tra campionato e Coppa Italia, segnando anche un gol.

Dopo un’ottima stagione in D, il Cagliari lo richiama alla base dandogli piena fiducia con la Primavera. Nel 2020/21 gioca infatti ben 18 partite in Primavera 1, attirando su di sé le attenzioni della prima squadra. Quest’anno – nonostante si alleni già in pianta stabile con i “grandi” da inizio stagione – ha giocato ben 15 partite tra campionato e Coppa Italia Primavera, offrendo ottime giocate. Mazzarri ha deciso di lanciarlo così in Coppa Italia e Kourfalidis ha risposto presente con due ottime prestazioni: adesso l’esordio in Serie A. Chissà che l’allenatore dei sardi non gli concederà sempre più minuti fino all’esordio da titolare: l’età è senza dubbio dalla sua parte.