19 Maggio 2023

Raffaele Esposito si racconta: “Che emozioni a Termoli! Aspetto la chiamata giusta”

L'ex allenatore del Termoli Raffaele Esposito si racconta a SerieD24.com: "A Termoli abbiamo fatto la storia. Ora aspetto la chiamata giusta. Catania merita la Serie A, mentre la Casertana..."

Raffaele Esposito

Nel vasto panorama della Serie D, Raffaele Esposito è un allenatore giovane che aspetta la chiamata giusta per fare il salto di qualità. Il classe 1979, ex giocatore di Padova, Catania, Trapani e Juve Stabia eallievo di Eziolino Capuano ai tempi dell’Arezzo, è stato il condottiero del Termoli che ha conquistato la promozione dall’Eccellenza alla Serie D nella scorsa stagione 2021-2022

Nel 2022-2023 è rimasto sulla panchina dei giallorossi per 32 partite, prima di essere esonerato a due giornate dal termine. A SerieD24.com, l’allenatore campano ha raccontato le ultime due stagioni vissute a Termoli e ha fatto un commento generale sulle cavalcate delle sue ex squadre in quest’annata.

Raffaele Esposito

Raffaele Esposito e la promozione in Serie D con il Termoli: “L’obiettivo era la salvezza…”

Il 21 luglio 2021 Raffaele Esposito diventa l’allenatore del Termoli, in Eccellenza Molise. La squadra manca da 7 anni alla Serie D, ma non sembra essere quello l’obiettivo stagionale dei giallorossi. “All’inizio di quella stagione – racconta Esposito – l’obiettivo era una salvezza tranquilla, dato che la squadra era costruita prevalentemente da Under. Per ogni partita, schieravo 6-7 fuoriquota in campo, quando da regolamento l’obbligo preveda di schierarne solamente due. Eppure abbiamo vinto il campionato, restando in testa alla classifica dalla prima all’ultima giornata. Abbiamo addirittura eguagliato il record di punti della storia del Termoli, superando quello del compianto Vincenzo Cosco”. 

La stagione 2022-2023: “Ci sono mancati gli attaccanti, abbiamo pagato lo scotto della categoria”

Esposito viene così riconfermato anche in Serie D, anche se i giallorossi ripartono con un organico quasi del tutto nuovo. “Eravamo la matricola – spiega l’allenatore -, con solo 8 giocatori riconfermati dalla passata stagione: bisognava ricominciare da zero. Le prime giornate abbiamo pagato lo scotto della categoria, con quattro sconfitte in 5 giornate. Poi abbiamo cominciato a camminare, perdendo solo 6 gare su 27 partite. Dalla 13ª giornata in poi abbiamo viaggiato a una media punti da metà in classifica. Per tutto il girone di ritorno siamo stati la miglior difesa del campionato”. 

Il Termoli, però, è stato sempre invischiato in zona play-out nel girone F. “A questa squadra – precisa l’allenatore -, purtroppo, sono mancati gli attaccanti, altrimenti staremmo qui a parlare di un altro tipo di stagione. Nonostante ciò, sono riuscito a far segnare 10 gol ad un centrocampista del 2000, Carnevale, un giocatore molto interessante che ho cresciuto e migliorato. Per non parlare di Ciofi, classe 2004, che da esterno di attacco l’ho saputo trasformare in uno dei quinti di centrocampo più forti della categoria in quel ruolo. Sentirete parlare di questo ragazzo”. 

Raffaele Esposito
Fonte Foto: canale YouTube “TermoliOnLine”

“Quante emozioni in questi due anni: Termoli è la mia seconda casa”

A due giornate dalla fine, la dirigenza decide di esonerare Raffaele Esposito per nominare Alessio Martino, che poi riuscirà a mantenere la categoria, vincendo i play-off. La fine di quest’avventura in Molise, però, non cancella i ricordi che l’allenatore campano terrà con sé di questa esperienza.

Le emozioni – dichiara – sono state tantissime in questi due anni. Termoli per me è una seconda casa, mi sono subito sentito garante di una tifoseria che meritava palcoscenici più importanti: con dedizione e duro lavoro, insieme al mio secondo Tommaso Licursiabbiamo conquistato la Serie D e l’abbiamo difesa con le unghie e con i denti, tenendola in piedi fino alla penultima giornata. Poi il mio successore è stato bravo a terminare il mio lavoro senza cambiare nulla, come dichiarato dal presidente”.

La gavetta con Eziolino Capuano ad Arezzo: “Mi ha trasmesso la sua minuziosità”

Facciamo un passo indietro e parliamo dei suoi esordi come allenatore. Il 10 giugno 2014 Eziolino Capuano diventa l’allenatore dell’Arezzo e come vice decide di portare con sé proprio Raffaele Esposito, che resterà con lui in Toscana fino al 17 aprile 2016. “Ho cominciato la mia carriera – spiega l’ex condottiero del Termoli – da allenatore con lui e devo dire che in due anni mi ha trasmesso tanto: il saper trasmettere i concetti, la minuziosità nel preparare la partita e la tenacia”.

E l’Arezzo quest’anno si è tolto una bella soddisfazione, tornando tra i professionisti dopo due stagioni di purgatorio in Serie D. “E’ una squadra – commenta Esposito – che seguo sempre con attenzione, come tutti i miei ex club. Devo dire che quest’anno ha fatto grandi cose: quando si vincono i campionati vuol dire che tante componenti hanno funzionato. In particolare, il carattere della squadra è stato sicuramente un aspetto fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo”.

Raffaele Esposito
Fonte Foto: canale YouTube “Termoli Calcio 1920”

La Casertana: “Sicuramente poteva fare di più quest’anno”

Nella carriera di allenatore di Raffaele Esposito, ci sono state due parentesi alla Casertana in Serie C, prima tra maggio e giugno 2017, poi da novembre e marzo 2018, dopo aver guidato anche alcune formazioni giovanili nei due anni precedenti. “Ho seguito i rossoblù – chiarisce – anche quest’anno. La squadra era molto forte e sicuramente poteva fare di più. Bisogna anche dare i giusti meriti alle formazioni che l’hanno preceduta in classifica (Sorrento e Paganese, ndr): il loro campionato è stato straordinario”.

Raffaele Esposito e il Catania: “Non è facile vincere in rossazzurro: complimenti a tutti”

Facciamo un ulteriore passo indietro e andiamo a spulciare nella carriera da giocatore di Raffaele Esposito. Nell’estate del 1998 passa dal Padova al Catania, all’epoca in Serie C2. L’allora centrocampista, dunque, è uno dei protagonisti della promozione in Serie C1 di quel 1998-1999. Riesce anche a segnare una rete, in Coppa Italia Serie C, nella sfida di ritorno dei sedicesimi di finale vinta 2-1 contro l’Atletico Catania.

Sono passati 24 anni e, proprio come allora, i rossazzurri hanno vinto un campionato di quarta serie.Catania – commenta Esposito – è una piazza importantissima che deve fare la Serie A: quando vedevo le immagini del ‘Massimino’ mi veniva la pelle d’oca. Vincere alle pendici dell’Etna non è affatto semplicee io ne so qualcosa, visto che anche io ci ho vinto. Sei il Catania e ti aspettano su tutti i campi, quindi c’è solo da inchinarsi e fare i complimenti ai protagonisti.  La proprietà sicuramente punterà a vincere anche il prossimo anno. Si tratta, infatti, di una società seria e forte”.

Il futuro di Raffaele Esposito: “Aspetto la chiamata giusta”

Abbiamo parlato del Termoli e delle sue ex squadre, ma non abbiamo ancora affrontato il discorso più importante che ha come protagonista proprio il nostro intervistato. Cosa farà, dunque, Raffaele Esposito nei prossimi mesi? Ancora non conosco il mio futuro – ammette l’allenatore -, anche perché il campionato è terminato da poco tempo. Posso dire che ho avuto dei contatti con qualche società, ma è stato giusto un pour parler. Non devo sbagliare la scelta: mi aspetto sicuramente una panchina, per dimostrare ulteriormente il mio valore. Quest’anno molti addetti ai lavori mi hanno riconosciuto i meriti per il bel gioco che esprimeva il Termoli: per questo resto in attesa della chiamata giusta”.

A cura di Giacomo Grasselli