6 Novembre 2021

Nannelli, dalla Fiorentina con Dragowski alla serie D

Il portiere, originario di Firenze, è stato fino alla precedente stagione di proprietà della Fiorentina e ha svolto il ritiro di Moena ai tempi di Vincenzo Montella. Adesso sta girovagando per importanti piazze toscane in serie D

Classe 2002, occhi vitrei e tanta voglia di volare per difendere la porta. Se cercate un numero uno, giovane, con spirito di sacrificio e che si sdoppia fra il campo e la vita universitaria, il profilo del fiorentino Alex Nannelli, è quello giusto.

Era di proprietà della Fiorentina e si è allenato con Dragowski e Terracciano

Difende i pali del Follonica Gavorrano, squadra che milita nel girone E della serie D e che attualmente si trova prima in classifica. Un primato condiviso con realtà come Poggibonsi, Arezzo e San Donato Tavarnelle, squadra quest’ultima dove lo stesso portiere ha militato nel suo recente passato.

Lui che fino all’anno scorso era di proprietà della Fiorentina e ha vissuto a Moena il ritiro estivo ai tempi di Vincenzo Montella. Un ritiro dove si è allenato con Terracciano e Dragowski, gli attuali portieri della Fiorentina di Vincenzo Italiano.

Alex Nannelli

“Sogno di difendere la Fiorentina con il boato della Fiesole alle spalle”

La vita di Alex comincia proprio da Firenze, in una città dove arte e attaccamento alla maglia viola si mescolano in riva all’Arno. Una città dove un giorno spera di poterne difendere i colori che non ha mai dimenticato e porta nel suo cuore. “Il mio sogno è quello di giocare nella Fiorentina, difendere quella maglia alle spalle della Fiesole”

Nell’attesa che il manto del ‘Franchi’ di Firenze possa nuovamente ospitarlo Alex sposa subito la causa del calcio e il ruolo di portiere. Il suo recente passato, considerata la sua età, parte subito in una cantera di spessore, come quella dell’Empoli, dove gioca per 8 anni.

All’età di 14 anni se ne andrà 1 anno e mezzo a Lucca. Qui giocherà con gli Allievi e sarà aggregato alla prima squadra, allenata all’epoca da Giovanni Lopez. Farà un paio di panchine ma il taccuino degli esperti del settore resterà bianco alla sua casella, non trovando l’esordio.

Arrivò una salvezza tranquilla in quella stagione quando all’improvviso la telefonata più bella della sua gioventù lo colse come un coro della curva Fiesole.

L’esperienza alla Fiorentina la più bella della mia vita. Terracciano e Dragowski mi hanno insegnato tanto”

La Fiorentina aveva deciso di rilevare le sue prestazioni sportive e così dopo un altro anno negli Allievi, ecco il ritiro estivo a Moena con la prima squadra, guidata allora da Vincenzo Montella.

Ha indossato i guantoni al fianco di Terracciano e Dragowski, allenandosi e scherzando con loro. Due settimane, indimenticabili nel flashback che Alex Nannelli racconta: “E’ stata l’esperienza calcistica più bella della mia vita. Con tali professionisti si capisce subito cosa significa essere professionisti e le dinamiche all’interno dello spogliatoio” spiega il classe 2002.

Dopo il ritiro di Moena il portiere comincia il suo girovagare fra le piazze toscane. La prima esperienza con i ‘grandi’ è in serie D con la maglia del San Donato Tavarnelle, dove Nannelli collezione alcune presenze, distinguendosi anche in una gara di Coppa Italia, parando rigori.

Alex Nannelli – foto San Donato Tavarnelle Facebook

La stagione al San Donato Tavarnelle si conclude con il salto al Prato, piazza da sempre molto ambiziosa. Prima con mister Esposito e poi con Aldo Firicano, un altro che ha scritto pagine importanti della Fiorentina.

Adesso l’ambiziosa avventura al Follonica Gavorrano

Adesso un’altra piazza, lontana da Firenze e dalla sua famiglia, quella di Follonica Gavorrano, dove si respira aria di mare e a poca distanza c’è una società storica toscana, come il Grosseto che milita in Lega Pro.

La partenza è stata con l’acceleratore; la squadra staziona al vertice, ha obiettivi di playoff e Nannelli sgomita come ogni anno per giocare.

Alex Nannelli – foto Follonica Gavorrano Calcio

Una vita che tiene sempre in movimento anche al di fuori del rettangolo di gioco. E’ iscritto al primo anno di economia aziendale all’università di Firenze, in zona Novoli, a 10 minuti dallo stadio ‘Artemio Franchi’.

Chissà che dal punto più alto di una delle sale dell’università non si possa scorgere la stessa Fiesole, il sogno di Nannelli e sentire il coro dei tifosi pronti per incitare i loro beniamini.

A cura di Giacomo Bertelli