18 Marzo 2022

Dall’Europa alla Rappresentativa di Serie D: la storia di Giuliano Giannichedda

Dai prestigiosi campi europei alla Rappresentativa di Serie D, il lungo cammino di Giuliano Giannichedda, tra passato e presente

Viareggio Cup Rappresentativa Serie D-Avellino

La sua professione è sempre stata quella del mediano, il recupera palloni pronto a lottare e ringhiare in mezzo al campo, dotato di grande cuore e poca tecnica. Il profilo che si sposa con tali caratteristiche è quello di Giuliano Giannichedda, attuale allenatore della Rappresentativa di Serie D, impegnata nel prestigioso Torneo di Viareggio.

Prima di intraprendere la strada dell’allenatore, Giannichedda ha vestito maglia importanti nel corso della sua carriera. L’ex Udinese, Lazio e Juventus, tra le altre, ha raccolto molta esperienza da calciatore, arrivando a disputare partite in Champions League e in Coppa UEFA. La sua storia può essere di grande aiuto per i giovani calciatori che vogliono, nel corso della Coppa Carnevale, mettersi in grande mostra per arrivare a vestire casacche prestigiose.

La carriera di Giuliano Giannichedda

Giuliano Giannichedda, nato nel settembre del 1974, muove i primi passi con la maglia delle giovanili del Pontecorvo. Successivamente si trasferisce al Sora di Pasquale Luiso, dove raccoglie 32 presenze e un solo gol in 3 stagioni. Dopo anni di gavetta e tante buone prestazioni in giro per i campi delle serie minori, arriva il momento di compiere il grande passo: giocare in Serie A.

Nel 1995/1996 è l’Udinese, allenata nel corso di quella stagione da Alberto Zaccheroni, a decidere di puntare su Giannichedda. Debutta in massima serie proprio con la maglia dei friulani, in una gara di inizio campionato contro il Cagliari, vinta per 1-0. La prima annata non gli riserva particolari successi, per il centrocampista arrivano altre 7 presenze contro la Fiorentina, il Torino, la Sampdoria, la Juventus, il Bari e il Piacenza.

Presto le cose iniziano a prendere la giusta piega. Il calciatore entra nei meccanismi dell’Udinese, dove resta per altre 5 stagioni, raccogliendo 143 presenze in Serie A, 16 in Coppa UEFA e 30 tra Coppa Italia e Coppa Intertoto.

La Lazio e la Serie B con la Juventus

Nel luglio del 2001 arriva il passaggio alla Lazio, reduce dallo storico scudetto nella stagione 1999/2000. Con la maglia dei biancocelesti compie l’ennesimo sogno di ogni calciatore, quello di debuttare e giocare nella massima competizione europea: la Champions League. A Roma, sponda Lazio, raccoglie 57 presenze in Serie A, 6 in Champions e 9 in Coppa UEFA, siglando un solo gol in 4 stagioni complessive.

All’età di 30 anni raggiunge l’apice della sua carriera con il trasferimento alla Juventus, nella stagione 2005/2006. Giannichedda è in bianconero durante l’anno di Calciopoli, che decretò la retrocessione in Serie B dello storico club di Torino. Il mediano contribuisce a riportare la società in Serie A, accettando di scendere di categoria insieme a calciatori del calibro di Gianluigi Buffon, Alessandro Del Piero, David Trezeguet e Pavel Nedved.

Prima del ritiro, trascorre la sua ultima stagione, quella del 2007/2008, a Livorno. Con la maglia degli amaranto raccoglie 8 presenze in Serie A senza siglare nessuna rete.

L’approdo di Giannichedda nella Rappresentativa di Serie D

L’ex Udinese, Lazio e Juventus nel 2019 raccoglie l’ennesima sfida della sua lunghissima carriera, accettando di allenare la Rappresentativa di Serie D, dopo l’esperienza maturata sulle panchine della Viterbese e del Pro Piacenza.

La sua squadra ha debuttato al Torneo di Viareggio, battendo 2-0 il Garden City grazie alle reti di Prevedello e Bevilacqua.

“Contento per i miei ragazzi”

Al termine della gara, l’entusiasmo è alle stelle, ma l’allenatore Giannichedda fa il punto sulla gara: “La prima partita è sempre difficile, i ragazzi erano molto emozionati e c’era tanta tensione. Partire bene nei tornei è sempre importante. I miei ragazzi hanno fatto bene nei primi 60 minuti, poi la stanchezza, la paura di pareggiarla e la tensione ha fatto sì che soffrissimo nel finale, ma il nostro portiere non ha fatto una parata“.

Mi è piaciuto il finale, abbiamo raddoppiato e sono contento di chi è subentrato. Si sono fatti trovare pronti, sono contento di questi ragazzi, che hanno dimostrato di essere pronti“.

A cura di Ettore Aulisio