18 Novembre 2021

Cristiano Masitto, il progetto giovani a Campodarsego e quel gol che gelò La Favorita

Intervista all'allenatore del Campodarsego

Masitto campodarsego renate

Il girone C, offre una delle classifiche più equilibrate della Serie D. Con ben sette squadre in tre punti tra il nono e il terzo posto. Tra queste compagini, figura il nome del Campodarsego, attualmente quinta in zona play-off con sedici punti totali in nove gare. Un risultato dettato da una programmazione a lungo termine del presidente Daniel Pagin, che ha investito molto nel settore giovanile. Riuscendo ad avere una delle età medie più basse in Europa, mettendo in pianta stabile tra i titolari ben due classe 2004.

Cristiano MasittoSerieD24.com, ha raccontato questo progetto tecnico, aggiungendo qualche aneddoto sulla sua lunga carriera da giocatore. Dopo tante presenze e gol in Serie B e C, sotto la guida di grandi allenatori, quali Guidolin e De Canio, ha deciso di seguire lo stesso percorso dei suoi mentori, allenando proprio il Campodarsego, protagonista di un ottimo inizio di campionato.

La formazione del Campodarsego (Foto: Campodarsego)

Un progetto a linea verde

Rispetto all’anno scorso, dove c’è stata un’annata particolare e difficile, ci siamo voluti riordinare e cominciare da zero, mettendo davanti i giovani- dichiara Masitto. Qua è stato fatto un settore giovanile importante, partito tre anni fa, con a capo Maurizio Bedin, dove hanno iniziato a fare una selezione importante e piano piano i risultati si stanno vedendo“.

Sui prospetti più interessanti: “Noi in prima squadra abbiamo due classe 2004 (Cupani e Prevedello), con in più un portiere classe 2005 (Minozzi) molto bravo. Prevedello ha già fatto un gol, è un progetto che vogliamo portare avanti, a mio avviso secondo me sono bravi. La prima cosa che ho fatto appena sono arrivato e di vedere questi ragazzi in un torneo juniores, portato 4-5 di loro in ritiro, che poi sono rimasti in prima squadra“.

Sull’avvio in campionato: “Credo ci sia spazio, per loro anche in un campionato difficile come quello del girone C. I risultati per ora ci stanno dando ragione, non ci dobbiamo scoraggiare nel caso dovessimo perdere qualche partita. Il nostro obiettivo è di mettere su delle basi per il futuro importanti, che il Campodarsego Calcio ha sempre avuto“.

Cristiano Masitto, allenatore (Foto: Campodarsego)

Le maggiori ispirazioni di Masitto sul campo e in panchina

Parlando, poi, delle esperienze avute con gli allenatori: “Ho avuto la fortuna di vincere tanto, uno degli allenatori a cui devo di più è Francesco Guidolin, che già a Vicenza si vedeva che era un mister all’avanguardia. Altri allenatori a cui devo tanto è Benedetti e Cavasin a Cesena, Maselli ad Alessandria e Luigi De Canio, con la quale abbiamo perso una finale play-off a Carpi” dice Masitto

Sui giocatori più forti incontrati sul campo: “Sicuramente Baggio e Ronaldo, incontrati entrambi con la maglia del Cesena. Con Ronaldo fu occasione unica, dato che eravamo in diretta in televisione su Italia Uno, per una partita di Coppa Italia“.

Il gol promozione decisivo davanti a 36000 tifosi

Su un aneddoto particolare della sua carriera da giocatore, racconta un momento indimenticabile per tutti i tifosi del Savoia: “Una scena particolare che ho ancora in testa è relativa alla semifinale play-off di Serie C 1998/1999 contro il Palermo, con la maglia del Savoia. Davanti a 36000 tifosi, segnai il gol del 1-0 finale con un tiro da fuori area. In pochi secondi riuscii, ad ammutolire la Favorita (l’attuale Renzo Barbera). In quel momento mi tornò in momento un consiglio di Guidolin. Ossia che nelle partite decisive non bisogna mai troppi esasperare la giocata, in caso di errore il pubblico avversario si può caricare ancora di più, ma bensì di usarla al momento più opportuno. Un aspetto che voglio tramandare ai miei giocatori“, ha chiuso Cristiano Masitto.

A cura di Niccolò Parenti