5 Marzo 2022

Andrea Cossu, il primo cagliaritano in nazionale che decise di tornare all’Olbia in Serie D

Dal sogno di giocare in Serie A con il Cagliari all'esordio in nazionale con Lippi: la storia dell'idolo di un'intera regione

Andrea Cossu, il primo cagliaritano in nazionale. Basterebbe questo per sintetizzare l’importanza dell’ex calciatore sardo. Il trequartista muove i primi passi nell’Olbia, in C2, prima di essere prelevato dall’Hellas Verona (società che ne deterrà il cartellino sino al 2005. Cresciuto nel mondo del tifo organizzato rossoblù, Andrea coltiva la sua passione con un sogno nel cuore: giocare con la maglia dell’amato Cagliari. Una speranza che si concretizza nella stagione 2005/06: arriva in prestito, disputando ventidue presenze senza gol. L’amore per la propria terra lo spingerà ad abbandonare il Veneto e tornare, definitivamente a casa nel gennaio del 2008: la sua nuova avventura al Sant’Elia sarà decisiva ai fini del raggiungimento di una salvezza incredibile, con Ballardini in panchina.

Dalla Serie A alla D: il trasferimento all’Olbia

Otto stagioni consecutive in Serie A con la maglia del Cagliari e tanti riconoscimenti personali, come il titolo di miglior assist man nella stagione 2010-11. Il punto più alto della carriera agonistica di Cossu ha, però, una data scolpita: 3 marzo 2010. L’allora Commissario Tecnico della nazionale italiana, Marcello Lippi, lo fa esordire in occasione dell’amichevole con il Camerun. Resterà nel capoluogo sardo sino alla stagione 2015. Poi, la decisione di tornare dove tutto iniziò: a Olbia, in Serie D. Con la fascia di capitano al braccio, Andrea conduce i suoi al ritorno immediato tra i professionisti.

La promessa di Giulini a Cossu

Ma prima di andare via, il Presidente del Cagliari Giulini si congedò dal trequartista sardo con una promessa: “Chiuderà la carriera con la maglia della sua vita”. Detto, fatto. L’ultima stagione di Cossu, nel 2017-18, coincide con il nuovo ritorno in rossoblù, in cui colleziona tredici presenze e fornisce un contributo importante per la salvezza.

Oggi è il capo dell’area scouting del Cagliari

Il sogno di una vita agiata viene messo a dura prova dodici mesi fa. Nel febbraio 2021, infatti, un brutto incidente stradale lo porterà prima in sala rianimazione, per poi essere trasferito nel reparto di chirurgia toracica. Un vero e proprio miracolo, come lo stesso centrocampista ammise tempo fa. Oggi, l’ex calciatore brinda a una nuova vita: dallo scorso luglio, infatti, è il coordinatore dell’area scouting dei sardi.

A cura di Giuseppe Vitolo