Catania, Giovannone: “Lodi, allenatore, ritorno in A: vi racconto il mio progetto”
“L’acquisto del Catania? Io ho uno spirito kantiano con questa vicenda. Se arriverà un’offerta migliore della mia io sarò più felice di tutti per la città e per i tifosi”. Un po’ filosofo, un po’ pragmatico. Sono queste le prime parole pronunciate da Luca Giovannone all’emittente Unica Sport sulla trattativa per l’acquisto del titolo sportivo Catania Calcio. I siciliani ripartiranno, molto probabilmente, dalla Serie D. E l’imprenditore ha voglia di rimettersi in gioco, tornando nel mondo del calcio dopo a fugace esperienza al Torino: “Il mio progetto è maturato, grazie all’esperienza a Torino nel 2005 e una situazione analoga a quella odierna. Quella volta misi i soldi solo io. Qui si parte da zero, non c’è nulla, con tutti i giocatori svincolati. Tutte situazioni che ho già vissuto”.
Giovannone: “Ecco il mio Catania”
Giovannone è deciso a rilanciare il calcio in una piazza calda e passionale come quella rossazzurra: “Scenderò a breve a Catania – dichiara l’imprenditore –. Se arriva un miliardario credibile e io non avrò chance verrò solo per vacanza con la famiglia. Invece se avrò la squadra io e mia moglie abiteremo a Catania. Già stiamo cercando casa per venire a vivere qui”. Le idee sono chiare e la volontà di intraprendere un nuovo cammino sportivo vincente: “Ci sarà qualcuno della vecchia società? Al momento non lo so. A far parte del mio team ci sarà Fabrizio Maria Fabiani, figlio di Angelo ed ex dirigente della Juve Stabia. Tacopina? Io spero vivamente che venga un miliardario ad acquistare il Catania e io mi farò da parte”.
Le idee sul futuro e il ritorno di Lodi
Sull’organigramma societario e la possibilità di essere un “uomo solo” a capo della società, Giovannone afferma: “La parola solitudine può essere spiacevole e meno. Le cordate per me non hanno successo nel mondo del calcio. Io non sono solo, ho una società con 1700 dipendenti e dirigenti. Entrerà, nel caso, la mia spa”. Seppur ancora in fase embrionale, l’imprenditore svela anche alcuni retroscena di mercato. Uno di questi potrebbe schiudere le porte ad un ritorno storico: “Lodi? Meglio di lui non esiste in campo. Lui mi ha detto che giocherà con i migliori giocatori di Serie D. Ho un direttore sortivo che sta cercando giocatori e futuro allenatore. Il nome del direttore ancora non lo dico: è un dirigente che ha esperienza nei professionisti, ma ha anche esperienza in Serie D. L’allenatore? Ho incaricato un dirigente che troverà un allenatore adatto con esperienza adatta”.
“Servono giudici indipendenti per l’assegnazione del Catania”
Con sicurezza, Giovannone specifica quale dovrebbe essere il modus operandi per assegnare il titolo del Catania: “Il mio progetto è perfetto ed ineccepibile. Se fossi il Comune di Catania nominerei una commissione di magistrati indipendenti, perché la responsabilità è grossa. Non vorrei che venga assegnata la squadra ad amici o persone conoscenti. Vorrei giudici indipendenti perché io e i tifosi del Catania starebbero più tranquilli. Mi auguro che venga presa la migliore decisione. Diciamo ai tifosi che per iscrivere il Catania in Serie D, come ha fatto il Palermo, la FIGC vuole un contributo a fondo perduto. Chiunque prenda la squadra la FIGC non chiederà meno di 500.000-900.000 euro per iscriversi in D. Questo diciamolo perché altrimenti si rischia di fare l’Eccellenza”.
Per Giovannone, il Catania tra quattro anni sarà in Serie A
Sul progetto che contraddistinguerà i prossimi anni, Giovannone non ha dubbi: “Quando leggerete il business plan capirete che è credibile ed è fino al 2026. Quindi non vi preoccupate di questo. Un motivo per cui il comune debba scegliermi? Perché è credibile e durerà fino a 100 anni. Il mio progetto non finirà mai e il Catania si troverà stabilmente dove merita. In 4 anni in Serie A è un progetto fattibile. Il mio modello è l’Atalanta, l’Empoli, la Lazio e l’Udinese”.