7 Aprile 2024

Il Brindisi torna in Serie D: la “fine” di un sogno mai iniziato

Adesso anche l'aritmetica ufficializza una retrocessione ormai annunciata da tempo

Solo 322 giorni dopo l’ultima gara nei dilettanti (Poule Scudetto contro il Sorrento), il Brindisi torna in Serie D. Il club del presidente Arigliano è aritmeticamente retrocesso con tre giornate di anticipo. Nulla da fare, in una stagione che i tifosi biancazzurri hanno vissuto come un incubo. Difatti, è come se non avessero mai potuto godere a pieno l’anno del ritorno in terza serie dopo 33 anni della propria squadra, in quanto sin da inizio campionato i problemi non sono mai mancati.

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Il presidente del Brindisi Daniele Arigliano (fonte foto: canale YouTube Antenna Sud)

Prima una buona campagna acquisti che, solo inizialmente, aveva fatto illudere i tifosi. Parliamo infatti di arrivi di giocatori del calibro di Bizzotto, Cappelletti, Galano, Ganz, Albertini, Nicolao e così via. Tutti giocatori che in Serie C hanno sempre dimostrato il loro valore. Tuttavia, nonostante alcune prestazioni positive nelle prime uscite di campionato, il Brindisi ha sempre occupato le zone più basse della classifica. Una situazione già difficile, precipitata poi nel mese di gennaio.

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Il Brindisi è aritmeticamente retrocesso in Serie D

Lo smantellamento dell’intera rosa nel mese di gennaio ha sicuramente inciso sulla retrocessione in Serie D del Brindisi. Come dichiarato dallo stesso club, l’intenzione era quella di abbassare il monte ingaggi. Così molti dei giocatori arrivati nella scorsa estate – quasi tutti – hanno fatto le valigie verso altre destinazioni. Al loro posto sono arrivati giocatori che, tuttavia, non hanno saputo rimpiazzare a dovere coloro che sono andati via. Tra molti under e giocatori che erano reduci da infortuni pesanti e di conseguenza diversi mesi di inattività, Roselli – allenatore che ha sostituito Danucci a stagione in corso – non è riuscito a trovare la giusta quadra.

Successivamente sono arrivate le dimissioni dell’allenatore, respinte dalla società, la stessa che però ha deciso di esonerarlo una settimana dopo. Così la guida tecnica è stata assegnata nuovamente a Danucci, che era ancora sotto contratto con il club dopo l’esonero. Tuttavia, anche in questo caso le cose non sono andate per il verso giusto. Dopo poco più di una settimana, infatti, c’è stato il divorzio ufficiale tra l’allenatore e il club con la rescissione del contratto. E allora la società ha deciso di affidare la squadra a Losacco, allenatore che aveva iniziato la stagione alla guida della formazione Primavera biancazzurra e che poi ha affiancato Roselli in qualità di vice.

All’arrivo di Losacco, tuttavia, la situazione del Brindisi era ormai compromessa. A mettere fine a ogni speranza c’è stata la penalizzazione di quattro punti inflitta dal Tribunale Nazionale Federale per aver adempito in ritardo alle spettanze di dicembre. Oggi, infine, è arrivata l’aritmetica che ha solo ufficializzato una retrocessione ormai annunciata da tempo.