4 Novembre 2021

Bravini e la rinascita del Flaminia: “Ricostruito tutto, è un progetto a medio-lungo termine”

Il presidente del Flaminia Civita Castellana ci racconta come è cambiato il Flaminia, svelandoci anche i progetti futuri

Novembre 2017 è il momento di svolta per la Flaminia Civita Castellana: in questo mesi è avvenuto il cambio di proprietà. Lascia Roberto Ciappici e arriva Francesco Bravini. Inevitabilmente il primo passo del neopresidente è stato quello di riportare la squadra a Civita Castellana, visto che nell’ultimo periodo si erano spostati a giocare in un paese limitrofo.

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Come ci ha raccontato Bravini, dietro l’acquisto della squadra c’è comunque la Flaminia, azienda di livello mondiale nella fabbricazione di sanitari. Il gruppo Flaminia è stato all’inizio co-sponsor della società, poi è diventato sponsor unico. Infine, grazie ad un grande sforzo economico e ad un amore spassionato per la città, l’azienda ha deciso di diventare l’unico gestore del calcio a Civita Castellana.

Il momento della ricostruzione

Passo per passo è avvenuto il cambiamento sotto la gestione Bravini: “Negli ultimi quattro anni abbiamo dovuto sostanzialmente ricostruire tutto – spiega a SerieD24 – anche il settore giovanile, poiché nell’ultimo decennio questa tradizione del calcio civitonico si era persa“. La tradizione di cui parla il presidente è lunga ben 100 anni. Tanto che quest’anno la squadra festeggia il centenario con uno stemma celebrativo e con una maglia celebrativa: “Grazie alla collaborazione di diversi amici del paese, siamo ripartiti e abbiamo oltre 400 ragazzi che frequentano i nostri impianti. Un elemento di grande orgoglio per noi“.

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I progetti futuri del Flaminia

I progetti del Flaminia sono ambiziosi ci ha raccontato il presidente dei falisci: “Anche la squadra è stata ricostruita con il tempo. Abbiamo deciso di affrontare un progetto di medio-lungo termine per permettere alla città di rimanere nella quarta serie e pensare magari in un futuro di diventare una squadra professionistica“. Bravini infine ha concluso dicendo: “Qualora ci fossero le opportunità, lo faremo nel rispetto della città in cui ci troviamo per non rovinare un movimento“.

Federico Roscioli