1 Febbraio 2022

Amelia ricorda Zamparini: “Come un secondo padre. Un aneddoto? Quella volta in ritiro…”

"Del Presidente ho un ricordo stupendo. Era un uomo eccezionale, innamorato profondamente del calcio e che sapeva infondere la sua passione"

Amelia buffon

Un tuffo nel passato. In quel Palermo che faceva sognare i suoi tifosi e che riuscì a sfiorare uno storico piazzamento in zona Champions League. La compagine rosanero capeggiata da Maurizio Zamparini ha toccato l’apice di un’ascesa partita nel 2004, con la promozione in A, e proseguita con stagioni straordinarie in massima serie. Paradiso, ma non solo andata per il vulcanico presidente degli anni d’oro della società siciliana. Le ultime annate alla guida del club rappresentano un affresco di rimpianti, poche gioie e sofferenze.

In questa giornata buia per il mondo del calcio italiano, tanti calciatori e addetti ai lavori hanno voluto salutare la figura di un uomo d’altri tempi. Tra questi, uno dei ricordi più toccanti è quello di Marco Amelia, portiere del Palermo di Zamparini nella stagione 2008/09: “Del Presidente ho un ricordo stupendo – afferma l’ex portiere –, era un uomo eccezionale, innamorato profondamente del calcio. Sapeva infondere la sua passione anche con i rispettivi calciatori: tutti, infatti, non possono che conservarne un ottimo ricordo. Un aggettivo per definirlo? Impossibile descrivere Maurizio con un solo termine. Quel che è certo è che il nostro è stato un rapporto intenso, come un secondo padre per me”.

Un Palermo ricco di campioni

L’annata 2008/09, iniziata con Colantuono e proseguita in seguito con Ballardini, consegnò un ottavo posto che non rende giustizia ad una delle compagini più forti tra quelle costruite da Zamparini. Cavani, Miccoli, Kjaer, Nocerino, Abel Hernandez Simplicio, Liverani e tanti altri campioni. Una rosa composta calciatori prestigiosi in un anno particolare, ricordato con sincera emozione dall’estremo difensore di quella particolare annata: “Quel Palermo era una squadra colma di fuoriclasse – aggiunge Amelia –. Ricordo sempre con piacere quella che per me è stata una delle annate più importanti della mia carriera. Al di là dell’aspetto sportivo, ringrazierò sempre il Presidente Zamparini per avermi portato in una città cui sono legato tutt’oggi. Pensare al “Barbera” pieno, in una piazza calda e passionale come quella rosanero, mi mette ancora i brividi. Sarò legato per sempre a quei colori”.

Amelia: “L’aneddoto che mi lega al Presidente”

Come tutti i rapporti d’amore che si rispettino, anche quello tra Amelia e il Palermo è stato caratterizzato da sorprendenti retroscena. Tra questi, l’ex Campione del Mondo rivela uno degli aneddoti più curiosi che scandiscono il personaggio Zamparini: “Ricordo l’ultimo giorno del ritiro a Bad Kleinkirchheim della stagione 2009/10, che corrisponde anche al mio ultimo giorno in rosanero. Era la stagione in cui partì Zenga e subentrò Delio Rossi. Con il Presidente ci fu un colloquio franco, in cui mi fu ribadita fiducia e responsabilità, figurando tra i più esperti della rosa. Il giorno dopo, fui ceduto al Genoa. Fu una situazione spiazzante, ricordo che non la presi benissimo perché non pensavo ad un futuro lontano da Palermo. Ma questi sono episodi che nel calcio si susseguono con ripetizione. Spenderò sempre una buona parola per il Presidente Zamparini: a lui mi legheranno per sempre dolci ricordi”.

A cura di Giuseppe Vitolo