16 Giugno 2023

Acireale, la nuova proprietà: “Progetto serio e trasparente. Riporteremo entusiasmo”

La nuova proprietà dell'Acireale si presenta in conferenza stampa, illustrando un progetto basato sulla trasparenza

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Acireale, la conferenza stampa della nuova proprietà – “Trasparenza, rinascita, passione”. Questi, sono solo alcuni dei termini utilizzati da Enrico Strano e Giovanni Di Mauro (i nuovi proprietari dell’Acireale) in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo organigramma societario. Al Palazzo di Città di Acireale, presenti anche Agatino Chiavaro (ancora una volta direttore sportivo dei granata), Pasquale Leonardo (direttore generale, per lui un ritorno) e il sindaco Roberto Barbagallo.

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Quest’ultimo, appena eletto in città, è il primo a prendere la parola: “Ringrazio la società, scommettere e investire nel calcio non è mai semplice. Adesso, ognuno dovrà contribuire in ogni sua forma, a partire dall’amministrazione, che sarà sempre vicina alla nuova proprietà. La speranza prosegue Barbagalloè che questo sia finalmente il progetto giusto. Conosco Strano e Di Mauro, conosco il loro modo di lavorare e ritengo che siano le persone adatte per gestire una società in maniera oculata, puntando al pareggio in bilancio. Avere una società sana è un fattore fondamentale, loro hanno la passione e la capacità giusta”.

Credit: Mimmo Lazzarino

Stadio Aci e Galatea? Lavori definiti, tutto è finalmente rinnovato” annuncia Barbagallo. “La nostra ambizione però, è quella di creare un grande polo sportivo, proprio partendo dall’impianto ex Tupparello”.

Acireale, Di Mauro e Strano: “Il nostro sarà un progetto serio e trasparente”

Dopo l’intervento del Sindaco di Acireale, a prendere la parola è stato Enrico Strano, uno dei nuovi proprietari del club granata. “Mi trovo qui per due motivi: passione e amicizia. Senza questa spinta, sarebbe stato impossibile esserci” – spiega Strano. “Ho una grande amicizia che mi lega a Giovanni Di Mauro. Non è stata una scelta semplice, ma piano piano ci siamo resi conto che poteva essere fattibile. Crediamo di aver scelto le figure migliori per questa dirigenza”.

Credit: Mimmo Lazzarino

Successivamente, è il momento del nuovo Presidente dell’Acireale, Giovanni Di Mauro. “Il nostro progetto si definisce di tipo aziendale– dichiara. Ma come nasce l’idea di investire nel calcio? A raccontare l’aneddoto, proprio Di Mauro. “Credo che, anche in maniera inconscia, l’idea sia nata da una una partita di calcio a cinque con gli amici, tra cui Giovanni Lizzio (altro socio di minoranza). Dopo aver giocato, siamo andati a cena e Giovanni mostrò un fotomontaggio realizzato da lui, che mi ritraeva nelle vesti di Presidente dell’Acireale, con tanto di qualche dichiarazione abbastanza ambiziosa. Sul momento era solo uno scherzo, ma qualcosa è rimasto nella mia testa. Per questo motivo, al momento del passaggio societario, abbiamo deciso di donare una quota simbolica anche a Giovanni Lizzio. Se siamo qui, il merito è soprattutto il suo. Ha messo una grande voglia e capacità, lo ringraziamo”.

Credit: Mimmo Lazzarino

Poi, prosegue ancora Giovanni Di Mauro: “Io sono un grande appassionato di calcio, la scorsa stagione ho seguito molto la squadra anche perchè mio figlio (Karol) ha avuto l’onore di indossare la maglia granata. Da questa combinazione, nasce il mio interesse per l’Acireale. Parlando con Strano poi, ci siamo detti che bisognava agire, perchè eravamo stanchi di vedere tifosi, amici e conoscenti tristi per le vicende del club, tutto ciò mi ha colpito molto. Il nostro sarà un progetto serio e trasparente, nella speranza che possa dare il via alla rinascita dell’Acireale”.

Acireale, Leonardo: “Manca qualcosa per l’iscrizione al campionato, ma ci siamo quasi”

Successivamente, la conferenza stampa prosegue con le parole di Pasquale Leonardo e Agatino Chiavaro, rispettivamente direttore generale e direttore sportivo dell’Acireale.Per me si tratta di un ritorno, è un grande piacere e privilegio” – spiega Leonardo.

Credit: Mimmo Lazzarino

Manca ancora qualcosa per l’iscrizione al campionato, ma a breve sbloccheremo anche questo aspetto. Poi, sul progetto: “Rinascita, trasparenza e serietà: queste sono le nostre basi. Bisogna partire dalle strutture, dal settore giovanile e con un programma a medio o lungo termine” – conclude il nuovo direttore generale dell’Acireale.

Acireale, Chiavaro: “Vogliamo costruire un gruppo capace di entusiasmare”

Infine, arriva il momento di Agatino Chiavaro, da diverse stagioni direttore sportivo dell’Acireale, con una piccola parentesi a Trapani durante la scorsa stagione. “Anche a me preme ringraziare la proprietà per la fiducia che hanno nei miei confronti. Facendo un passo indietro, vorrei ringraziare tutti i calciatori e lo staff della scorsa stagione, è stato fatto qualcosa di straordinario. Senza il loro lavoro, oggi sarebbe stato impossibile essere qui. Il bello però viene adesso” dichiara Chiavaro.

“Lavorare ad Acireale per me è sempre stato un onore, sento un senso di responsabilità importante verso la piazza. Vogliamo costruire una squadra capace di entusiasmare. Senza illudere nessuno, ma provando a regalare una bella domenica a chi viene allo stadio. Penso sia qualcosa di fattibile, soprattutto con un percorso nuovo che può avvicinare diversi calciatori che, in passato, magari avevano qualche tentennamento su Acireale. In questo periodo, mi sono reso conto che l’atteggiamento calcistico intorno alla squadra è cambiato. Tuttavia, speriamo di invertire questa tendenza”.

Credit: Mimmo Lazzarino

Che tipo di squadra sarà l’Acireale? “Vedremo anche con l’allenatore, qualche idea c’è su cosa andare a prendere. Si sa che in Serie D la priorità sono gli Under: sono loro che spostano gli equilibri. Vorremmo fare un mix tra calciatori giovani e gente esperta come Savanarola, per cui non credo ci saranno problemi. Nel mio pensiero, i giovani che arrivano spero possano essere solo di passaggio in questa categoria”. Infine, sugli obiettivi stagionali, Agatino Chiavaro spiega: Non credo che sarà difficile stare nella parte sinistra della classifica. Le ambizioni poi, ognuno le porta dentro, ma non bisogna farsi troppe illusioni”.

Marco Cavallaro