Dallo sbarco a Lampedusa allo Special One: la magica storia di Maissa Ndiayè
Una storia, tante storie. Quelle che racchiudono il senso dello sport più bello del mondo, in cui il calcio va di pari passo con l’inclusione e il sociale. E chi più del Napoli United può definirsi promotore di storie con un clamoroso lieto fine? Si, proprio la compagine allenata da Diego Maradona jr, che tanto bene sta facendo in campionato, è balzata al centro delle cronache per un evento particolare. E che evento. Maissa Ndiayè, difensore cresciuto nella squadra napoletana, ha bagnato l’esordio della prima convocazione ufficiale in Serie A con la maglia della Roma. In occasione della sfida casalinga con l’Inter, il difensore senegalese era in panchina, al fianco dello Special One e di fronte alla squadra Campione d’Italia.
Una valigia piena di sogni e speranze
Che emozioni. Un racconto che solo il calcio sa regalare. Si perché quella di Ndiayè è la storia di tanti ragazzi che provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Salendo su un gommone e approdando sulle coste di Lampedusa tre anni orsono nel 2018. Una vita di strascichi e una valigia piena di sogni. Tra tutti, rincorrere un pallone. Sinonimo di gioia e voglia di vivere. La dimostrazione che quando si vuole, si può davvero fare tutto. Anche sfidare la sorte e prendersi il proprio destino tra le mani. Questo è il racconto di una favola con un finale tutto da scrivere, ma che ha un intermezzo spettacolare. Maissa lo sapeva sin da piccolo, quando – tra le strade del Dakar – la povertà e la miseria si battevano con il piacere di prendere a calci un pallone.
Dal Napoli United alla Capitale
Dopo lo sbarco in Italia, un provino con l’allora Afro Napoli United. La squadra della periferia napoletana, che ha nell’inclusione uno dei motivi fondanti della propria mission, lo arruola in squadra. Il resto è la scrittura di un romanzo travolgente. Ndiayè è bravo, a tal punto che diversi osservatori si scomodano per andare a vederlo dal vivo. Tra i tanti, la Roma punta sul ragazzo: gli offre uno stage di quattro giorni, prima di metterlo sotto contratto. Il ragazzo che proviene dal fango e dalla polvere, nel 2019, è un nuovo calciatore giallorosso.
Per Ndiayè si spalancano le porte della Serie A
Il suo carisma e la sua intraprendenza non sfuggono neppure allo Special One. Due anni da protagonista con la Primavera capitolina, poi il sogno che diventa realtà. Josè Mourinho lo convoca per la sfida con l’Inter. Non ci sarà l’esordio ufficiale, ma le porte del grande calcio sembrano spalancarsi dinanzi a Ndiayè. Sembra il caso di dirlo: il mondo è fatto ancora per sognare storie come queste.
A cura di Giuseppe Vitolo