12 Aprile 2022

Oronzo Canà nuovamente alla Longobarda? La società omaggia il grande Lino Banfi

Nella capitale, l’incontro che sancisce la definitiva reunion tra mito e realtà: la Longobarda Salerno e Lino Banfi nuovamente insieme

Quanto amore per la Longobarda Salerno. La squadra nata dal mito delle epiche gesta di Aristoteles e Oronzo Canà ha aggiunto una nuova diapositiva all’infinito collage di emozioni che il calcio sa donare. Ebbene, dopo l’incontro dello scorso novembre con Urs Althaus (meglio noto alla folla come il goleador Aristoteles), i dirigenti della società salernitana sono partiti per Roma con una nuova missione da compiere. Nella capitale, l’incontro che sancisce la definitiva reunion tra mito e realtà. Una maglia personalizzata è stata consegnata a Lino Banfi, tra l’entusiasmo generale della folla presente. La gioia del momento e l’emozione di conoscere dal vivo il mito “Oronzo Canà”: la domenica calcistica della Longobarda è stata contraddistinta da un evento tanto epico quanto speciale.

L’incontro a Roma tra la Longobarda e Lino Banfi

Anima e cuore della società nata del 2006, il vice presidente Christian Verderame racconta come è nata l’idea del tributo all’uomo che ha dato vita al mito Longobarda nel film “L’allenatore nel pallone”: “Abbiamo provato un’emozione indescrivibile – afferma il dirigente salernitano –. Incontrare un personaggio del calibro di Lino Banfi, vero mito per noi seguaci della Longobarda, rappresenta motivo di vanto e orgoglio. Siamo felicissimi di quanto abbiamo seminato in questi anni. L’amore per il film e la passione che nutriamo per lo sport ci ha fatto convergere su questo binario vincente”.

La società salernitana e la vicinanza al mondo sociale

Protagonista nel campionato di Seconda Categoria salernitana, la Longobarda Salerno si contraddistingue, sin dalla sua nascita, per l’attenzione anche al mondo sociale e della beneficenza. Tra le ultime iniziative promosse, l’idea di una maglia giallo/azzurra. Un gesto di simbolica vicinanza al popolo ucraino e un messaggio di ferma condanna alla guerra attualmente in corso nell’Est Europa. Perché il “No War” è uno slogan univoco, che abbraccia ogni confine e può provenire anche dalle realtà dilettantistiche del territorio italiano.