Giovannone: “Nissa, spero di portarti dove non sei mai stata”
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14 vittorie, un pareggio, 0 sconfitte nel girone A di Eccellenza Sicilia: la Nissa del presidente Luca Giovannone sta battendo record su record in Sicilia, ma anche in Italia. La squadra nissena, infatti, con 2.8 punti a partita di media è tra le squadre migliori in Italia e tra le pochissime a essere ancora imbattuta. Merito dell’allenatore, Nicola Terranova, e di un presidente come Luca Giovannone che è riuscito a creare una macchina perfetta con il direttore sportivo Ernesto Russello. Lo stesso Giovannone, al termine del girone d’andata, ha rilasciato un’intervista esclusiva a seried24.com. “Spero di portare la Nissa dove non è mai stata…”, ha dichiarato il presidente. Ma ci torneremo.
Giovannone: “L’obiettivo della Nissa è dominare il campionato”
43 punti totali, zero sconfitte, 31 gol segnati (miglior attacco), solo 8 subiti (miglior difesa). È una Nissa da record. Un cammino che forse in pochi si aspettavano. Tra questi, il presidente Luca Giovannone: “Stiamo battendo tutti i record, è una cosa bella. La squadra era stata progettata per un campionato del genere, ma abbiamo trovato quindici squadre tutte valide. Ogni partita è una lotta. Una difficoltà è stata quella di aver trovato due club attrezzatissimi come il Pro Favara e il Mazara 46. Ciò ci ha complicato il percorso, ma nonostante questo sono arrivati i risultati di una squadra progettata per dominare il campionato. Non l’abbiamo detto all’inizio per non essere sbruffoni, ma la squadra era stata creata per quello”.
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Ma dove vuole arrivare la Nissa in un futuro non lontano? “Io sono stato proprietario del Torino nell’estate del 2005, l’ho salvato dal fallimento e l’ho iscritto in B con il Lodo Petrucci. Poi mi è stato preferito Urbano Cairo. Un anno e mezzo fa stavo per avere il Catania e poi è subentrato Pelligra. Anche in questo caso l’obiettivo mio è riportare la Nissa in categorie superiori. Perché sono venuto qui? Ho trovato un contesto favorevole, uno dei migliori stadi della Sicilia, una città che ha fama epica ed è capoluogo di provincia. Ho ricevuto tante proposte, ma i due elementi fondamentali erano stadio e capoluogo di provincia. Le mie aspettative sono di andare più in alto possibile, minimo in C. Se dovessimo arrivare in D, giocheremo per vincere. Questo è chiaro a me e a tutti i miei soci”.
“Spero di portare la Nissa dove non è mai stata”
Una piazza storica, che nel 1986/87 ha giocato la sua ultima stagione in Serie C, ma che negli ultimi anni aveva perso entusiasmo. Non si può dire lo stesso di questa stagione, dove la Nissa è riuscita a riportare circa 2.000 spettatori allo stadio in ogni match in casa. “A Caltanissetta sono amico di tutti, la città ha accolto me e la mia famiglia in modo commovente. Questo è un amore reciproco. Ho parlato anche con Luca Mannino, mio grande amico e ultimo presidente ad aver portato la Nissa in D, e mi ha detto che non aveva mai visto tutta questa gente allo stadio. Ciò mi ha colpito e stupito, ma mi ha reso orgoglioso“, ha dichiarato Giovannone.
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“Si cammina per la città e c’è un entusiasmo collettivo. Ciò conferma che ho fatto la scelta giusta. Questa è una scommessa: partire dal basso, in una città che negli ultimi anni è stata lontana dal grande calcio, per arrivare tra i professionisti e dove non è mai stata. La speranza è di portarla in Serie B e in Serie A, ma sono consapevole che il percorso è arduo. Raggiungere la D al primo anno di presidenza sarebbe un risultato enorme”.
Nissa, Giovannone: “Russello e Terranova le mie prime scelte”
Un direttore sportivo, Ernesto Russello, tra i più rinomati della categoria. Un allenatore, Nicola Terranova, che arriva da un altro campionato dominato con l’Akragas. “Ho accettato di diventare presidente a dicembre 2022, poi per motivi burocratici ho aspettato agosto per esserlo ufficialmente, ma già dall’inverno pensavo in prima persona a quale potesse essere il direttore sportivo. La mia prima scelta era Ernesto Russello, volevo il migliore della categoria. Anzi, lui è di categoria superiore, è stato anche in Lega Pro”.
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Giovannone ha poi continuato: “E con Russello volevo arrivare a mister Terranova, anche lui di altro livello, oltre a essere l’ultimo ad aver vinto l’Eccellenza. Ma non solo: io rivolevo la difesa dell’Akragas, che aveva subito solo 7 gol in campionato. E ci sono riuscito. Poi il ds Russello mi ha regalato Agudiak, più altri elementi provenienti da D di alta classifica. Il risultato ottenuto non è casuale”.
“La forza è il gruppo, ma alcuni sono di categorie superiori”
Una macchina perfetta, capace di segnare tanto e subire poco. Nessuna stella, ma tanti giocatori tra i migliori della categoria e oltre, come spiega Giovannone. “Un nome in particolare? Il gruppo, abbiamo 25 titolari. L’ho voluto io, in condivisione con mister Terranova e il ds Russello. Una volta in cinque hanno avuto un’indigestione, ma non si è sentita la differenza. Questo è il nostro più grande punto di forza. Se andiamo alle statistiche, Privitera ha fatto dieci assist, Barrera ha segnato tre gol da difensore, Agudiak sette, Pagano, Gueye, Esposito e Semenzin sono tutti di categoria superiore. Ma tutti, davvero. Anche Elezaj, il portiere è di altri palcoscenici. Ha giocato nelle giovanili della Juve e ha giocato in Coppa Uefa. Ha 27 anni, è ancora giovane. Siamo una corazzata che mi auguro continui a vincere”.
Infine Giovannone ha concluso: “Mercato? Oggi è difficile prendere qualcuno da inserire in un contesto così amalgamato e vincente. Se dovesse capitare la possibilità di inserire qualche altro elemento più forte di quelli che abbiamo, nessuno si offenderà. Altrimenti continueremo a dare fiducia a questo gruppo, che si sta meritando tutta la considerazione che ha. Quando andiamo noi a giocare, gli avversari danno sempre il massimo. Tutti vorrebbero ottenere la prima vittoria contro di noi. I tifosi hanno già compreso la mia promessa. Mi riferisco alla serietà dei miei comportamenti, ma di questo non ne avevano mai dubitato secondo me. La promessa è portare avanti una gestione seria, ci tengo a pagare in anticipo sia calciatori che fornitori. Voglio una gestione solida. Non facciamo proclami, ma lasciamo parlare i fatti”.