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Treviso-Mestre, Daspo a tre tifosi dopo gli scontri a fine partita

Treviso Mestre daspo

Crediti foto: profilo Facebook Treviso

Resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti pericolosi i capi di accusa

Il derby veneto Treviso-Mestre si è trasformato in un teatro di guerriglia fuori allo stadio “Tenni” che ha provocato tre Daspo. I tifosi in questione, appartenenti al Treviso, si sono resi protagonisti di diversi comportamenti illegali tra cui resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lancio di materiale pericoloso e danneggiamento.

Per loro sono stati emessi provvedimenti da 20 anni totali. In particolare l’episodio riguarda il lancio di oggetti da parte degli ultras di casa contro il pullman ospite.

Per la cronaca: il match è terminato 1-0 per il Treviso. Decisiva la rete di Brevi all’80’, quando tutto sembrava avviarsi verso il pareggio. Trevigiani al comando del Girone C di Serie D, Mestre al centro della classifica.

Treviso-Mestre, il comunicato sui Daspo

Così la Questura di Treviso, in particolare il questore Alessandro Simone, ha spiegato i provvedimenti dopo il derby di Serie D:

“I provvedimenti di prevenzione sono stati adottati nei confronti di un cittadino trevigiano di 56 anni, già “daspato” dal Questore di Treviso nel 2022, nei confronti di un ultras di 25 anni, anch’egli sottoposto a provvedimento di DASPO adottato dal Questore di Venezia nel 2023. Infine, nei confronti di un tifoso trevigiano di 60 anni, anch’egli già “daspato” dal Questore di Treviso nel 2022. Quest’ultimo, è ritenuto il presunto responsabile del lancio di una bottiglia di vetro con la quale è stato infranto il finestrino in cui viaggiavano gli ultras mestrini.

I provvedimenti di DASPO avranno una durata di 10 anni e si accompagneranno alla prescrizione di presentarsi presso gli Uffici di Polizia, nelle giornate interessate dalle competizioni sportive, per la durata di 5 anni in relazione agli ultras di 56 e 60 anni e per la durata di 10 anni in relazione al tifoso 25enne.   

I provvedimenti adottati dal Questore testimoniano l’impegno della Polizia di Stato a rispondere in maniera rapida e rigorosa rispetto ad un episodio particolarmente grave, fronteggiato grazie alla prontezza del dispositivo di sicurezza. E con il posizionamento del convoglio del Reparto Mobile in mezzo alla carreggiata finalizzato ad evitare il contatto tra le tifoserie avversarie.”