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Non ci pagano dal 2024: panico in serie A | I giocatori stanno aspettando i bonifici da un anno

Una situazione da panico

C’è fermento, tensione, preoccupazione. Da mesi, anzi, da più di un anno. E se finora nessuno aveva voluto parlarne apertamente, adesso qualcosa sta cambiando. I primi spifferi sono arrivati attraverso canali secondari, account social anonimi, post che hanno rapidamente fatto il giro del web. 

E da lì, il vaso di Pandora ha cominciato ad aprirsi. Siamo in Serie A, e non si parla di calciomercato o risultati deludenti. Stavolta il problema è più profondo. Più serio. Più grave. “I bonifici non arrivano più. Alcuni ragazzi stanno aspettando da oltre un anno”, avrebbe confessato, secondo fonti vicine allo spogliatoio, un calciatore coinvolto nella vicenda.

Ma la situazione non riguarderebbe solo i tesserati della prima squadra. A essere coinvolti sarebbero anche altri atleti della rosa, membri dello staff tecnico, dipendenti amministrativi. Il caos sarebbe totale, con stipendi mai versati e promesse disattese. La paura è che la situazione possa esplodere, anche a livello giudiziario.

A peggiorare il quadro è la stagione appena conclusa, contraddistinta da risultati sportivi deludenti e da una tifoseria sempre più frustrata. A nulla sembrano servire le rassicurazioni ufficiali, che parlano di “momento transitorio”, di “ritardi giustificabili”. Anzi, più si alza il polverone mediatico, più cresce la sensazione che la società non abbia al momento le risorse per far fronte agli impegni presi.

Una pagina che rischia di essere nera

E in un campionato che da anni si vanta di essere tra i più competitivi e spettacolari d’Europa, il rischio che si passi dal calcio al tribunale è tutt’altro che remoto. Secondo quanto trapelato, infatti, i vertici del club starebbero valutando un’azione legale per tutelarsi dalle accuse apparse sui social e denunciare chi – a loro dire – starebbe danneggiando l’immagine della società. Una mossa che però non risolve il problema principale: i conti non tornano e i contratti non vengono rispettati.

Il clima che si respira è di confusione. Incertezza. Smarrimento. Alcuni calciatori avrebbero già chiesto la rescissione del contratto, altri attendono l’estate per capire se ci sarà un cambio dirigenziale o una cessione del club. E intanto i procuratori restano in allerta, pronti a tutelare i propri assistiti con ogni mezzo.

Siviglia, rischio enorme: stipendi non pagati

Solo nelle ultime righe, finalmente, emerge la verità: la Serie A di cui stiamo parlando non è quella italiana, bensì quella spagnola. E il club al centro del ciclone è il Siviglia, storico protagonista della Liga e vincitore di sei Europa League.

In Andalusia, la stagione 2024-2025 ha lasciato il segno – in campo e fuori – e adesso, tra stipendi non pagati, rischi di denunce e crisi societaria, il futuro resta tutto da scrivere.