Home » Mister, ti ricordi il 2020? Ci servi di nuovo in panchina | Il club punta di nuovo su di lui

Mister, ti ricordi il 2020? Ci servi di nuovo in panchina | Il club punta di nuovo su di lui

L’allenatore torna dopo anni sulla panchina dello storico club, che si aggrappa di nuovo a lui per uscire dalle difficoltà.

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Così canta Antonello Venditti nella sua celebre canzone “Amici Mai”. Anche nel calcio esistono legami che resistono al tempo e alle separazioni, e capita che si torni insieme per scrivere nuove pagine di storia.

Calciatori, allenatori e dirigenti spesso sono costretti a separarsi dalle squadre dove hanno lasciato un segno importante, indelebile, o dove si sono formati e sono cresciuti professionalmente.

Nel calcio italiano, da sempre nostalgico e romantico, questo fenomeno è ricorrente. Diverse piazze restano profondamente legate ai propri beniamini, soprattutto a coloro che hanno portato successi o acceso la passione dei tifosi per una determinata squadra.

Di ritorni importanti ne abbiamo visti parecchi nel nostro calcio, anche se non sempre hanno dato i frutti sperati. In diversi casi, questi ritorni sono stati etichettati come “minestre riscaldate”.

Addii e ritorni: gli episodi nel calcio italiano

Come accennato, più volte nel calcio italiano abbiamo assistito a calciatori o allenatori che, dopo essere andati via, sono tornati nei luoghi dove erano stati bene, ottenendo risultati più o meno convincenti. Tra i casi più recenti, in casa Juventus, ci sono i ritorni di Gigi Buffon e Massimiliano Allegri. Il portierone campione del mondo nel 2006 aveva salutato il club nel 2018, dopo quasi vent’anni, salvo poi rientrare e concludere la sua esperienza in bianconero con altre due stagioni. L’allenatore livornese, invece, era tornato dopo aver vinto numerosi titoli e disputato due finali di Champions League; ma nella sua seconda avventura non è riuscito a ripetersi, anche a causa di alcune difficoltà interne all’ambiente juventino.

Altri ritorni più datati sono quelli di Kakà e Shevchenko, che, dopo aver lasciato il Milan nonostante fossero considerati pilastri della squadra, sono tornati in rossonero. I casi di ritorni romantici sono tantissimi. Senza andare troppo indietro nel tempo, si può citare anche il ritorno alla Sampdoria di due bandiere come Evani e Lombardo, che però non ha prodotto i risultati sperati: infatti, nonostante la loro presenza, la Samp non è riuscita a evitare la clamorosa retrocessione in Serie C.

Arnaldo Franzini torna sulla panchina del Piacenza: è ufficiale il suo ritorno dopo cinque anni

Arnaldo Franzini è ufficialmente il nuovo allenatore del Piacenza Calcio. Dopo cinque anni di assenza, l’allenatore torna a guidare la squadra biancorossa, con cui aveva già vissuto in quinquennio importante tra il 2015 e il 2020. Protagonista di una delle stagioni più memorabili del club, culminata con la promozione in Serie C nel 2016 e un record di punti ancora ricordato con affetto dai tifosi, Franzini rappresenta una scelta all’insegna della continuità e della conoscenza dell’ambiente. Al suo fianco ci sarà ancora una volta Andrea Lussardi come vice allenatore, mentre gli altri componenti dello staff tecnico saranno annunciati nei prossimi giorni.

La società biancorossa ha voluto fortemente il ritorno di Franzini, considerandolo l’uomo giusto per un nuovo progetto ambizioso in vista della stagione 2025/2026. Con oltre 200 panchine all’attivo con il Piacenza, l’allenatore emiliano porta con sé esperienza, conoscenza del campionato e un forte legame con la tifoseria. L’obiettivo, non dichiarato ma evidente, è quello di riportare la squadra ai livelli che merita, alimentando nuove speranze dopo gli anni difficili.